La linea tracciata ieri da Federalberghi, per bocca del suo presidente Bernabò Bocca, sulle prospettive del turismo siciliano, trova d’accordo l’assessore regionale al turismo, Titti Bufardeci.
Bocca, parlando dei dati sui flussi turistici per la stagione appena conclusa, ha ricordato come il futuro dell’industria turistica italiana dipenda dalle capacità di sviluppo del Mezzogiorno e della Sicilia in particolare. "Stiamo sviluppando una politica delle eccellenze – commenta Bufardeci – che punta a valorizzare le infinite risorse artistiche, culturali e paesaggistiche della Sicilia, in un contesto di sistema che realizzi una sinergia virtuosa tra la mission delle istituzioni e le capacità degli imprenditori". E a Bocca, che ha chiesto alla Regione una nuova legge sul turismo, Bufardeci risponde così: "il primo impegno di questa amministrazione è stato proprio quello di convocare il tavolo tecnico tra Regione, enti locali e associazioni di categoria, per raggiungere un testo condiviso con gli attori del settore. In tempi brevi, dopo la sintesi delle proposte formulate al tavolo tecnico, la nuova legge quadro per il turismo in Sicilia sarà pronta per la discussione all’Ars". Infine a proposito della carenza di infrastrutture in Sicilia, Bufardeci ha ricordato che “c’é tutto l’impegno del governo regionale per una svolta di qualità, così come sono state attivate tutte le procedure per spendere le risorse comunitarie disponibili per la ricettività alberghiera, con quasi 400 milioni di euro impegnati a favore degli operatori del settore". Una risposta quindi che vale anche per le parole del presidente di Federalberghi Sicilia Sebastiano De Luca, quando ha indicato come mission della Sicilia “la necessità di mettere in moto il programma di investimenti, noto come Agenda 2007/2013, basato sui fondi comunitari, strategici per la realizzazione dei progetti ormai individuati da tempo”.