Non ci sta l'assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, ad accettare passivamente le critiche provenienti dalla Eolie per aver condiviso la tesi di Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo, su un calo del turismo estivo a Taormina, Eolie e Cefalù.
"Io non ho avvallato nessun dato – sottolinea l'assessore al Giornale di Sicilia – perché nessun dato ufficiale è stato presentato. Non ho parlato delle Eolie, ma ho raffigurato un quadro generale che rappresenta una tendenza non contestabile. Le Eolie sono un polo turistico essenziale per la Sicilia e non è un caso che il mio assessorato, nonostante le ristrettezze economiche, abbia prestato particolare attenzione per le manifestazioni estive, aiutando a supportare i risultati di questa stagione".
E su dati e statistiche chiarisce: "Parlerò solo quando l'Osservatorio regionale in capo al mio Dipartimento mi fornirà un report dettagliato; non sono solita a improvvisate, né mi interessa avvallare dati altrui che, fra l'altro, non mi sono stati presentati in maniera ufficiale. Il crollo a livello regionale delle presenze degli italiani non siciliani è evidente, così come è evidente che il potenziale di crescita in questi anni di crisi proviene essenzialmente dalle presenze straniere. La domanda interna – continua l'assessore regionale – è in caduta costante, la crisi morde e bisogna andare un po' più a fondo nella lettura dei dati. Non basta il dato delle presenze e degli arrivi, ma serve capire con quali dinamiche si manifestano. Le vacanze sono più brevi e meno stanziali e soprattutto creano minore valore aggiunto per gli operatori".
L'ultimo accenno riguarda il tema dei trasporti. "Per risolverlo – osserva la Stancheris – serve avere una strategia integrata che metta in relazione tipologia di offerta turistica, mercato di riferimento e target economico. Questo è il governo che dopo anni e anni ha aperto l'aeroporto di Comiso e che ha ricapitalizzato l'aeroporto di Trapani. Questo è il governo che ha appaltato la Siracusa-Gela e che ha rimesso al centro del dibattito le esigenze e le peculiarità delle isole minori. I dati fini a sé stessi – conclude l'assessore Stancheris – non risolvono i problemi. La competizione a cui dobbiamo ambire è quella internazionale, non a una guerra di dati tra realtà siciliane che non consente un'analisi puntuale ed esaustiva".