Un incontro urgente per affrontare alcune criticità che compromettono la migliore fruizione del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. La richiesta è contenuta in una lettera inviata delle associazioni di categoria Assoviaggi Confesercenti Sicilia; Sezione turismo e nautica di Sicindustria Palermo; Fiavet Sicilia e MAAVI Sicilia e indirizzata all’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e all’assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo.
“Da tempo – si legge nella missiva – malgrado le ripetute sollecitazioni rivolte all’Ente Parco, rimane priva di una soluzione la necessità di individuare aree dedicate per l’imbarco e sbarco dei passeggeri dai bus turistici in visita alla Valle dei Templi. Una situazione che penalizza l’accessibilità del sito e rispetto alla quale le agenzie di viaggio, i tour operator cosi come le guide turistiche e i conducenti dei bus, registrano continui malcontenti da parte dei turisti che lamentano l’assenza di adeguati servizi. Tutto questo a danno dell’immagine di uno dei siti archeologici più prestigiosi al mondo.
Inoltre, la scelta assunta dall’Ente Parco circa la chiusura dei varchi di Ercole e di Giove – prosegue la nota – sta penalizzando la pianificazione delle visite guidate a discapito della possibilità di permettere al turista di cogliere la grandiosità e l’estensione dell’area sacra dei templi. Accade infatti che al fine di garantire tempi medi di visita non superiori alle 2 ore e mantenere un itinerario non troppo faticoso, soprattutto per disabili e anziani, si sia costretti a ridurre il tour alle sole tappe del Tempio di Giunone e del Tempio della Concordia, facendo poi ritorno al tempio di Giunone per raggiungere il bus che attende nei pressi della biglietteria, in un’area priva di apposita zona di sosta per i bus turistici.
Si segnala ancora il problema legato alle mostre temporanee all’interno del parco archeologico che comporta un aumento del biglietto d’ingresso improvviso, mettendo in seria difficoltà economica tutti gli operatori turistici che vendono pacchetti anche con un anno o più di anticipo e poi si vedono costretti a farsi carico dell’eccedenza rispetto al prezzo del biglietto preventivato in fase di programmazione e vendita”.