Mentre Liguria e Sardegna perdono turisti nei porti anche per colpa della tassa sulle barche, la Sicilia ne attrae sempre di più. L'eccezione si chiama Marina di Ragusa. Qui, infatti, le barche nel 2012 sono aumentate del 10% rispetto al 2011 e per il 2013 si registrano già sufficienti prenotazioni per ritenere confermato il trend positivo.
Il motivo sta tutto nella strategia commerciale messa in atto da Salvo Calà, direttore del porto turistico: sconto del 50% per tutti coloro che usano voli charter che atterrano all'aeroporto di Catania e anche per chi sceglie Marina di Ragusa come porto durante i mesi invernali e primaverili, anche sfruttando il clima mite. Ma ad aiutare c'è anche un tariffario con prezzi giornalieri ridotti rispetto al resto d'Italia, anche in alta stagione. Così mentre a Marina di Ragusa per tutta l'estate si va da un minimo di 35 ad un massimo di 900 euro (iva inclusa), a Marina di Porto Rotondo, in Sardegna, nel mese di luglio si pagano dai 35 ai mille euro al giorno in luglio e dai 50 ai 1600 euro al giorno nel mese d'agosto, iva esclusa.
E così mentre dalle altre regioni i diportisti fuggono diretti verso Francia, Corsica e Slovenia, Croazia e Montenegro, Calà ammette che qualcuno si è spostato verso le Eolie. "Ma solo per una questione di gusti – ha aggiunto – e nessuna fuga è stata provocata dalla paura per la tassa del governo".
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