Alla fine il Comune di Piazza Armerina si è espresso contro la tassa di soggiorno. Il consiglio ha infatti respinto il documento di Michelangelo Trebastoni, consigliere comunale di Piazza Armerina nonché direttore dell'Ufficio Turistico di Piazza Armerina e vicepresidente nazionale di Unionturismo.
"Prima hanno sottoscritto la convocazione del consiglio comunale per l'istituzione della tassa di soggiorno, poi votano contro" ha commentato lo stesso Trebastoni spiegando che, "con l'istituzione di una tassa di appena un euro e una tantum l'anno a carico dei turisti e non dei compaesani, si sarebbero reperite risorse e liquidità da reinvestire nel turismo".
"Hanno rinunciato senza motivo – ha sottolineato Trebastoni – ad introitare, nelle casse comunali, almeno 600mila euro di denaro contante da poter spendere in investimenti, tassando chi viene a visitare i nostri beni o viene a soggiornare a Piazza, pur criticando aspramente i tagli effettuati dalla Regione e dallo Stato nei confronti del Comune".
Dello stesso avviso anche Gian Franco Fisanotti, presidente nazionale Unionturismo. "Si trattava di un documento significativo sulla opportunità di finanziare la prestigiosa méta culturale della Villa dei Mosaici di Piazza Armerina con l'introduzione di una modesta imposta di soggiorno in grado di dare maggiore supporto promozionale a quell'unicum che è il Parco Culturale capace di assemblare la Venere di Morgantina e la Villa del Casale. Ma la proposta non è stata recepita malgrado fosse positiva ed utile per gli interessi della città e della Provincia di Enna".
Il documento sarà ridiscusso durante il Consiglio Nazionale di Presidenza dell'Unionturismo già convocato al San Domenico di Soverato per sabato 26 maggio anche per assicurare il massimo impegno dell'Unionturismo per il turismo culturale che vede in Piazza Armerina un riferimento essenziale per i flussi turistici italiani e stranieri.
