Piazza Armerina, Trebastoni: istituire tassa di soggiorno
Servirebbe a riqualificare la struttura da cui proviene l'imposta stessa


Sulla scia di Roma, dove comunque il provvedimento è ancora oggetto di polemiche, anche per pernottare a Piazza Armerina potrebbe essere necessario pagare una tassa di soggiorno. Michelangelo Trebastoni, vicepresidente di UnionTurismo, ha infatti avanzato una proposta da sottoporre alla conferenza dei capigruppo, per poi inserirla all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Piazza Armerina, con cui si chiede l'applicazione dell'imposta di soggiorno ai turisti che alloggiano a Piazza Armerina, dal B&B all'hotel, a tutte le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere del territorio di competenza.
"L'imposta – spiega Trebastoni – potrebbe oscillare dai due ai cinque euro per turista a notte, a seconda della categoria dell'alloggio, sarebbe esente da iva e dovrebbe essere reinvestita, in parte, per la riqualificazione della struttura da cui l'imposta proviene. Già il Consiglio Comunale di Roma, – conclude – accogliendo una mozione di Adriano Berrino, esponente di punta dell'UnionTurismo, in occasione del Consiglio nazionale svoltosi recentemente a Trento, con delibera n. 67/2010, ha deliberato questa imposta di soggiorno, anche se con aliquote più alte, a partire da gennaio 2011".

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