Il villaggio turistico Marsa Siclà non riaprirà quest'estate. I giudici d'Appello di Catania hanno rigettato l'istanza di dissequestro avanzata dagli avvocati della società che gestisce la struttura. Il villaggio del ragusano è sotto sequestro dallo scorso 19 gennaio assieme a Baia Samuele, nell'ambito dell'inchiesta sul traffico di rifiuti reflui. Intanto, sono stati apposti i sigilli anche al villaggio turistico Marispica: sotto sequestro sono finiti gli uffici, le vasche dell'impianto fognario e l'impianto di gestione delle piscine. Un provvedimento che, di fatto, blocca l'attività della struttura ricettiva, cosi come accaduto per Baia Samuele e Marsa Siclà. Oltre 400 lavoratori dei tre villaggi turistici rischiano quindi di restare a spasso.
Tra l'altro il rigetto dell'istanza di dissequestro fa seguito a quello precedente, che fu motivato con l'esigenza di non alterare lo stato dei luoghi in vista dell'espletamento dell'incidente probatorio, e quindi non riconducibile alle ragioni di merito attinenti alla sussistenza del reato di traffico illecito di rifiuti.
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