Dopo i due anni della pandemia è di nuovo allarme overtourism nelle città d’arte e tra queste c’è anche Taormina. L’ipotesi a cui si sta pensando riguarda una proposta di legge su un ‘regime autorizzativo’ per gli affitti brevi, da applicare nei Comuni ad ‘alta tensione abitativa’ per dare la facoltà ai singoli Comuni di intervenire, in base alla situazione, rilasciando o meno licenze ad esercitare la locazione breve.
“Ad oggi – spiega il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler a ilsicilia.it – non c’è ancora nulla ancora di stabilito. Non sta a noi suggerire se sia giusto o sbagliato chiedere di stoppare nuove licenze ricettive su Taormina. Non sarebbe corretto dare a chi già ha una azienda che opera la possibilità di chiedere lo stop a nuove licenze competitor. In genere i mercati si regolano da soli nella dialettica universale fra domanda-offerta. La partita si giocherà sempre sulla qualità, mai sulla quantità. Taormina però – continua Schuler – è un comune ‘alta tensione abitativa’ e dare al Comune uno strumento per decidere in merito non significa neanche uno stop scontato a nuove licenze. Si devono coinvolgere tutte le associazioni che rappresentano l’ospitalità, quindi l’Osservatorio Permanente già previsto a Taormina dal regolamento dell’Imposta di Soggiorno. Fra le tante iniziative – conclude Schuler – bisogna introdurre finalmente il CIR (Codice Identificativo di Riferimento) previsto dal nostro regolamento dell’Imposta di Soggiorno, e agevolare tutte le aziende ricettive ‘ufficiali’, i loro impiegati e i loro clienti per esempio con tariffe ridotte nei parcheggi comunali”.