Dopo due anni di profonda crisi, gli albergatori di Taormina chiedono all’amministrazione comunale di rivedere le pretese sul pagamento della Tari (tassa sui rifiuti). Secondo quanto scrive ilsicilia.it, il Comune ha avviato le procedure per le notifiche ma gli operatori dell’ospitalità chiedono ai vertici di Palazzo dei Giurati di ridurre le proprie pretese e venire incontro alle difficoltà delle aziende del turismo, provate dal crollo delle presenze che a Taormina è stato del 74% nel 2020 e poi del 65% nel 2021.
“Chiediamo al Comune di agevolarci sulle rate Tari – ha detto il presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina, Gerardo Schuler -. La legge nazionale prevede in modo chiaro che l’imposta di soggiorno possa essere utilizzata anche per un aiuto alle aziende turistiche e Taormina ha avuto un pesante calo delle presenze a causa della pandemia con una conseguente riduzione molto pesante dei fatturati per le aziende del settore turistico-ricettivo. La realtà è sotto gli occhi di tutti, stiamo soffrendo e abbiamo bisogno di essere sostenuti, per questo chiediamo al Comune di venire incontro alle legittime richieste della nostra categoria”.
L’Amministrazione comunale apre ad un confronto ma il sindaco Mario Bolognari ritiene che, in sostanza, non ci si possa discostare da quanto già deliberato nei mesi scorsi dal consiglio comunale. “C’è una legge e noi a quella ci dobbiamo uniformare – afferma il sindaco -. La normativa vigente prevede che tutto ciò che viene speso per il servizio di raccolta rifiuti deve poi essere incassato, il Comune ha degli obblighi ben precisi. Certamente c’è anche la possibilità di andare incontro agli albergatori e a tutte le imprese turistiche c’è da parte del Comune, cercando di capire cosa si può fare ma non possiamo disattendere gli obblighi normativi ai quali siamo chiamati ad ottemperare. Dobbiamo fare i conti con attenzione ed operare entro certi limiti”.