martedì, 19 Novembre 2024

Federalberghi: turismo settore strategico per Siena

Bianciardi: necessario assessorato dedicato e persone competenti

“È cominciata la stagione 2013 che si preannuncia come la più dura e difficile degli ultimi tempi. Gli albergatori senesi hanno dovuto far fronte a una tassazione fortissima caratterizzata da un’IMU, che noi consideriamo assurda per le strutture alberghiere, e da una Tia, Tarsu o futura Tares che pesano e peseranno come macigni sulle spalle degli albergatori. Molti colleghi sono appesi a un filo sottile, oggi, lavorare per una stagione o una mezza stagione non tanto bene può significare la chiusura o meno dell'attività. Ci auguriamo che il turismo sia preso in forte considerazione perché secondo noi è certamente una forte ancora di salvezza, sicuramente non la sola, ma la prima per immediatezza crediamo di sì”. Sono le parole di Marco Bianciardi, presidente Federalberghi Siena.
Secondo l’associazione bisogna puntare sul settore turistico perché solo così avrà la possibilità, anche in tempi brevi, di avere un ritorno economico. Per Federalberghi Siena il prossimo assessore al Turismo dovrà essere “una persona dedicata al settore e non condivisa in altri ambiti che non faranno altro che indebolirlo sottraendogli tempo ed energie quasi come se al turismo bastasse poco per essere gestito. Il turismo deve avere la sua giusta attenzione e importanza e non può subire commistioni che solo all'apparenza sembrano poter convivere ma che poi all'atto pratico necessitano di una gestione diversa e dedicata – spiegano dall’Associazione – abbiamo una provincia con circa 65.000 posti letto che fanno segnare nel 2012 un'occupazione media poco superiore del 20%. La tassazione è diventata intollerabile e la pressione fiscale ai massimi storici. Urge un piano d'intervento rapido ed efficace dove prevalgano logiche nuove, tese a far funzionare questo territorio per ricavarne frutti e ritorni economici. Il mercato italiano, che negli ultimi anni ha caratterizzato i nostri flussi turistici, ha subito una forte flessione economica e se in certi periodi dell'anno gli italiani riescono comunque a muoversi facendo segnare buoni numeri in ambito di arrivi e presenze, lo fanno purtroppo con un bassissimo potere di acquisto. Noi albergatori ci sentiamo parte integrante di questo territorio, siamo ambasciatori delle nostre terre e professionisti dell'ospitalità. Nel caso specifico di Siena il prossimo Sindaco – concludono – dovrà essere persona capace di dare una nuova immagine alla nostra città, cercando nel turismo di mettere in atto logiche imprenditoriali e non il mero sfruttamento del nostro visitatore con l'obolo della tassa di soggiorno. Ci vuole la cultura del fare impresa che significa avere il senso di trovare ricavi dai punti di forza di questo grande e complesso meccanismo chiamato Siena, che è vero ha un costo ma può dare anche dei frutti”.

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