giovedì, 28 Marzo 2024

Fondazione Arezzo Intour, il 22 gennaio si forma il CdA

Il 22 gennaio sono in programma le assemblee dei soci in partecipazione e dei soci sostenitori Fondazione Arezzo Intour, che dovranno scegliere i 3 rappresentanti che andranno a completare il CdA della Fondazione stessa.

A meno di 6 mesi dall’apertura delle adesioni, la partecipazione al progetto è decisamente al di sopra delle aspettative: sono già 35 gli associati di cui 7 comuni, 5 associazioni di categoria, e 23 tra aziende e realtà associative e produttive del territorio che hanno scelto di entrare a far parte della Fondazione. Un percorso inclusivo che ha cercato di incentivare la presenza anche di piccoli privati, abbattendo barriere economiche limitanti; la Fondazione prevede infatti soci partecipanti (che devono garantire un contributo importante di adesione) e soci sostenitori (a cui è richiesto un contributo minimo valutabile anche in servizi).

Nell’appuntamento del 22 gennaio (inizio 17.30 nella Sala Rosa del Comune di Arezzo), il processo di partecipazione vivrà un nuovo fondamentale step. Sarà infatti in seno all’assemblea dei soci che verrà completato il board della Fondazione; qui verranno nominati 3 membri (2 dai soci partecipanti e 1 dai soci sostenitori) che andranno a completare il cda di Arezzo Intour insieme alle 3 persone designate dal Comune e operative già dal primo giorno, ovvero il presidente Marcello Comanducci, il consigliere delegato Riccardo Sassoli e il consigliere Vincenzo Raimondo.

Intanto il numero dei soci continua a crescere e sono tante le richieste di adesione che arrivano alla Fondazione. Chi fosse interessato può attivare la procedura attraverso la compilazione di un modulo disponibile al link: www.arezzointour.it/come-partecipare-fondazione. Ovviamente, per coloro che intendono candidarsi a consigliere, sarà necessario perfezionare l’adesione prima dell’assemblea del 22 gennaio.

Tutti i soci avranno la possibilità di partecipare al percorso di costruzione della ‘destinazione Arezzo’: sono infatti aperte le iscrizioni ai primi gruppi di lavoro che saranno la vera innovazione della Fondazione. Qui verranno discussi i singoli progetti nei quali i soci stessi potranno portare idee ed esperienze. Tra questi ‘Arezzo Wedding’, che si occuperà di coordinare il settore dei matrimoni turistici e che vede la Fondazione Arezzo Intour impegnata nell’organizzazione di un evento internazionale. La città toscana sarà infatti la sede europea di EWPC (Exotic Wedding Planning Conference), esclusivo appuntamento che, dal 2 al 4 giugno 2019 riunirà i più quotati wedding planners del mondo, provenienti da 50 paesi diversi.

Oppure ‘Arezzo Cinema’ che si occuperà di attirare sul territorio le grandi produzioni internazionali, o ancora ‘Arezzo Outdoor’ che si dedicherà al mondo del turismo slow e delle attività all’area aperta e Arezzo Antiquaria gruppo di lavoro pensato per migliorare e mettere a regime l’universo dell’antiquariato, del modernariato e del collezionismo.
Oltre a queste quattro ‘business unit’ sono aperte le adesioni anche ad altri due gruppi di lavoro ‘trasversali’: il primo si occuperà dei servizi turistici l’altro sarà orientato ai temi del marketing, della comunicazione e al mondo dell’innovazione.

La partecipazione ai gruppi di lavoro è aperta anche ai soci istituzionali così da costruire efficaci sinergie con il territorio provinciale.

“Il nostro – spiega Marcello Comanducci, presidente della Fondazione Arezzo Intour e assessore al turismo del comune di Arezzo – continua ad essere un percorso condiviso e partecipato: la città chiedeva la costituzione di un ente che potesse condividere le scelte in ambito turistico e che facesse sinergia con gli altri comuni della provincia per promuovere un prodotto turistico unico. La Fondazione finalmente permette di fare tutto questo e avere una governance forte e partecipata. È un esperimento unico in Italia e siamo sempre più convinti che la strada sia quella giusta: crediamo in un lavoro di squadra ben organizzato e crediamo nell’innovazione. Insieme possiamo costruire il futuro del nostro territorio, che nel turismo vede uno dei principali motivi della sua rinascita”.

www.arezzointour.it

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