L’isola del Giglio ha festeggiato la partenza della Costa Concordia. Turisti e i gigliesi si sono goduti lo spettacolo affacciati dal molo rosso. Fra loro anche qualche sopravvissuto o parente delle vittime. Se gli spettatori speravano di capire la cadenza delle operazioni dalle sirene delle navi, hanno avuto più di un motivo per confondersi. Le imbarcazioni d’appoggio hanno iniziato a far suonare le loro prima che la Concordia partisse, ma parecchio dopo la fine della rotazione verso l’Argentario. A quel punto anche dal porto hanno dato fiato alle sirene. Un rimorchiatore, per non essere da meno, ha iniziato a sparare acqua dai manicotti antincendio, che da lontano sembravano fuochi d’artificio. Il prete di Giglio Porto, don Lorenzo Pasquotti, si è precipitato a suonare le campane a distesa. C’è stato anche il brivido di Argentino Pini, storico skipper del Giglio, che con una mini-imbarcazione a vela ha violato lo spazio marino interdetto e si è avvicinato al relitto, per mostrare lo striscione: “grazie di cuore a tutti”.
Dopo il via libero definitivo alla navigazione del relitto è scattato l’applauso. Mentre la nave si allontanava, i turisti già cominciavano a riprendere possesso della spiaggetta di fronte allo scoglio del relitto. In attesa che il Giglio torni normale, i gigliesi cominciano a chiedersi come sarà da ora in poi. Il 90% delle persone che sono sull’isola per lavoro se ne andrà.