L’Università di Firenze apre al pubblico Villa Il Gioiello, la casa dove Galileo morì nel 1642. L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni galileiane. Le prime aperture sono previste per il 26 aprile. “Ci uniamo alle celebrazioni che onorano le scoperte galileiane – ha detto Augusto Marinelli, rettore dell’Università di Firenze – aprendo le porte di una casa che, a distanza di secoli, mantiene intatta tutta la sua suggestione. Questo luogo appartato in cui Galileo ha trascorso gli ultimi anni di vita ha un valore simbolico che va custodito. La villa – ha aggiunto Marinelli – può ospitare eventi selezionati e incontri della comunità scientifica internazionale: ne prevediamo, perciò, un utilizzo mirato e compatibile con l’esigenza di preservare la sua fisionomia, anche in accordo con l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri”. L’Università di Firenze ha curato i più recenti restauri iniziati dal ministero per i Beni e le attività culturali, con il contributo dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Alla presentazione sono intervenuti Theodor Haensch, premio Nobel per la fisica 2005 e Antonio Godoli, architetto e autore del progetto di restauro dell’immobile.