È in calo il bilancio della neve in Toscana. Ad evidenziarlo i dati del bilancio di metà stagione 2010/2011 delle stazioni toscane di Abetone, Amiata, Cutigliano, Garfagnana e Lunigiana. I dati registrano una flessione di presenze pari al 50% rispetto alla stagione 2008/2009, per un settore che in Toscana occupa oltre 2 mila addetti tra diretti ed indotto, con un giro d'affari di 60 milioni di euro.
"A fronte di questa netta diminuzione – dice Andrea Formento, vicepresidente dell'Associazione nazionale esercenti funiviari – i costi invece continuano ad aumentare, dal gasolio per i mezzi battipista all'energia elettrica per la produzione di neve. A questa crisi di presenze congiunturale – sottolinea – si viene ad aggiungere una crisi strutturale tipica delle stazioni di sci legate al turismo pendolare, situazione che la Toscana condivide con molte altre località". "Siamo convinti – aggiunge Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana – che il sistema neve della Toscana rappresenti una risorsa essenziale che deve essere valorizzata. Per far fronte alle difficoltà che persistono è indispensabile produrre in tempi brevi gli effetti richiesti sia dalle amministrazioni di riferimento che dagli stessi operatori del settore".