Vittorio Sgarbi è il nuovo presidente del CdA del Museo d’arte moderna e contemporanea di Rovereto. Presentato ufficialmente dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dall’assessore alla cultura, Mirko Bisesti, alla presenza del sindaco Francesco Valduga e del direttore del Mart, Gianfranco Maraniello, Sgarbi ha raccontato la sua idea di museo come un fiume in piena.
“Penso a un museo etico che sia gratis come già avviene a Londra, quindi le permanenti aperte a tutti e si pagano solo le mostre. Penso a una tassa per i turisti che soggiornano in città, un euro che non è una tassa di soggiorno ma un dono con cui avere uno sconto se si visita la mostra del museo, e poi un ristorante, magari con Oscar Farinetti. Penso a contatti con la stampa nazionale perché il Mart deve essere internazionale. Lo vedo connesso con Palazzo delle Albere di Trento. E dobbiamo cominciare col dare alle mostre buoni titoli; chi conosce Margherita Sarfatti? Pochi, pochissimi, se avessimo titolato quella mostra ‘Arte e fascismo’ avremmo fatto molti visitatori in più”.
Il critico d’arte ha confermato il buon rapporto con il direttore Maraniello e ha tratteggiato un museo in comunione con il suo territorio. Quanto alle suggestioni artistiche, il critico d’arte ne ha elencate alcune: “Porterò una mostra su Canova contemporaneo, ho in mente un’esposizione choc sulle opere dannate ossia quell’arte degenerata che ebbe la censura da parte dei nazisti e perché non Caravaggio? Caravaggio è moderno e lo immagino in parallelo con ragazzi di vita di Pasolini. Spazio anche alla grande fotografia nel 180° dalla sua nascita. All’Italia poi manca una grande mostra sul più grande artista vivente, lo spagnolo Antonio López García, e spazi permanenti per Bonazza e Moggioli”.