venerdì, 27 Dicembre 2024

Il Garda Trentino incassa un settembre con segno più

La Germania resta il bacino di riferimento con 1,3 milioni di presenze

Il mese di settembre ha visto il totale della presenze turistiche  del Garda Trentino superare il dato riferito allo stesso periodi del 2012. Le presenze registrate da Ingarda all'ultimo giorno dello scorso mese sono state 2.781.471, 0,1% in più rispetto all’anno precedente: la percentuale d'aumento deriva dall'incremento dell'1,2 del settore alberghiero (1.586.668 in totale) che bilancia la contrazione dell'1,4%  dell'extralberghiero (1.194.803). Gli arrivi, fissati a 629.399, fanno registrare un incremento dell'1,9%, più consistente rispetto a quello delle presenze: significa che continua la tendenza ad accorciare la durata media del soggiorno fissata in 4,4 giornate, e più in dettaglio 2,5 e 4,1 giornate nell'alberghiero rispettivamente per italiani e stranieri e 6,5 e 5,6 nell'extralberghiero.
Nel confronto fra i mesi più significativi per il turismo, da segnalare che luglio, agosto e settembre  sono andati meglio rispetto all'anno scorso, in particolare settembre che ha fatto registrare 21mila presenze in più. Nello specifico: Riva aumenta di 1,2% le presenze, con 1.385.665, di cui circa due terzi (940 mila) sono alberghiere e 445 extra; stessa prevalenza dell'alberghiero a Nago-Torbole le 674 mila complessive di suddividono in 451 alberghiere e 222 mila extra, mentre Arco -dove si registra l'unico calo del 3,8% sul totale di 591mila- il confronto propone 150 mila alberghiere contro le 440 mila extra.
Relativamente alla provenienza la Germania è in testa con 1.286.795 presenze, seguita dall'Italia con 519 mila, Regno Unito a 205 mila, Austria a 145 mila. Seguono Olanda a 97 mila Svizzera a 0poco più di 58; bene la Repubblica Ceca con 57 mila, più di Belgio (%6.070), Irlanda (43.597) e Danimarca (40.246). Dei 342 mila italiani che hanno soggiornato nell'Alto Garda, 84.894 sono lombardi, 53.806 veneti, 45351 vengono da Emilia-Romagna e poco più di 22 mila dal Lazio. All'altra estremità della classifica Basilicata, Molise e Valle d'Aosta rispettivamente con 801,761 e 535 presenze.

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