venerdì, 26 Aprile 2024

A Orvieto si parla di etica del turismo sociale

Deve essere in grado di cogliere una nuova filosofia del viaggiare

Si è svolto presso la Sala Etrusca di Palazzo del Popolo il convegno “Cultura in…viaggio. Il cantiere del volontariato per il turismo sociale”, organizzato dal Circolo Aquincum Arciturismo e dall’Arci di Orvieto. “Avvertiamo il bisogno di individuare nuovi percorsi di sviluppo del turismo sociale – ha dichiarato Marta Nemeth dell’Arci Turismo Umbria – per aggiornarlo alle esigenze del ventunesimo secolo e, soprattutto, per renderlo ancora in grado di produrre valore per le persone e la società”. Ecco dunque da dove partire per ridisegnare lo spazio del turismo sociale, un categoria per nulla di nicchia, in grado di cogliere ed esprimere la domanda diffusa del viaggiare. Sul valore del contatto tra identità culturali ha insistito il presidente dell’Associazione Turistica dei Comuni dell’Orvietano e Sindaco di Porano, Enrico Brugnoli, il quale ha anche ricordato come il concetto di diversificazione non è antitetico a quello di accessibilità di fruizione, ma anzi stimoli la possibilità di adesione a determinati standard di non-invasione e rispetto. Un ripensamento culturale interno al turismo, quindi, sul quale pesano le sensibilità della classe dirigente, degli operatori e dell’opinione pubblica stessa. Un ripensamento che, come ha aggiunto il presidente dell’Arci Umbria, Francesco Camuffo , assecondi e valorizzi anche la naturale vocazione turistica dei territori.

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