Terremoto, Federalberghi Assisi dice no alla tassa di soggiorno


“Quello di Assisi è oggi tra i territori più colpiti dalla crisi post terremoto. Non sarà certo l’introduzione di un ulteriore balzello sul turismo a invertire questo drammatico trend”. È la risposta di Federalberghi-Confcommercio Perugia all’ipotesi di introdurre l’imposta di soggiorno anche ad Assisi.

Simone Fittuccia, vicepresidente di Federalberghi Perugia, spiega che nel periodo gennaio-maggio 2017, il comprensorio di Assisi ha perso il 27,23% degli arrivi e il 26,85% delle presenze, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Ad Assisi, inoltre, il turismo è in gran parte organizzato: il genere di turismo più facilmente disincentivato anche da piccolissimi aumenti di spesa. Sul quale pesa anche l’obbligo di checkpoint per i bus turistici che arrivano ad Assisi – rileva Fittuccia – Parlare oggi di una imposta di soggiorno che partirebbe il prossimo anno non aiuterà certo a recuperare quello che abbiamo perso. E nemmeno a risolvere il problema dei contratti già sottoscritti per la prossima stagione. Mi auguro che l’amministrazione comunale voglia fare un passo indietro su questa ipotesi”.

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