giovedì, 28 Marzo 2024

Tassa soggiorno, adesso si pagano 50 cent anche a Perugia

Tassa ridotta della metà e obbligo per alberghi di presentare dichiarazioni trimestrali

Da quest’anno anche per soggiornare a Perugia si pagherà la tassa di soggiorno di 50 centesimi a notte. Alla riscossione provvederanno i titolari di strutture alberghiere ed extralberghiere che ogni 3 mesi presentare un prospetto indicante il numero di coloro che hanno pernottato presso la propria struttura, il periodo di permanenza, il numero dei soggetti esenti dal versamento dell'imposta, il tributo dovuto e gli estremi del versamento. Nel caso di mancata comunicazione gli albergatori rischiano una sanzione da 50 a 500 euro.
A nulla sono serviti, dunque, gli appelli delle associazioni di categoria degli albergatori, preoccupati dalle possibili ripercussioni negative che l'applicazione del nuovo "balzello" potrebbe avere sulle presenze turistiche. Dal canto suo il Comune  spiega che, a seguito dei tagli imposti dal Governo, ai non sarebbe più in grado di garantire “i livelli di cura della città e dei servizi; si ritiene pertanto non ulteriormente procrastinabile l’applicazione dell’imposta di soggiorno”.
Tuttavia Wladimiro Boccali,  sindaco di Perugia, per venire incontro alle esigenze di alberghi, pensioni, hotel e agriturismo ha deciso di ridurre della metà l'entità del tributo, passato così da 1 euro a 50 centesimi. Inoltre, proprio in relazione alle polemiche sollevate dai titolari delle strutture ricettive in merito alla funzione di "esattori" che la legge attribuiva loro, il Comune ha anche optato per una limitazione delle responsabilità stabilendo che sì, dovranno riscuotere la tassa e girarla all'Ente, ma poi sarà palazzo dei Priori a dover compiere le verifiche del caso in relazione alla documentazione presentata ogni 3 mesi.

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