venerdì, 15 Novembre 2024

Nel 2012 turismo umbro con segno più nonostante crisi

Bracco: stagione turistica da studiare per costruire le strategie per settore turistico di domani

Il turismo in Umbria regge nonostante la crisi. I dati del 2012 fanno registrare 2.193.305 arrivi e 5.957.628 presenze turistiche complessive. Il confronto con il 2011, che fu un anno eccezionale con un incremento di arrivi e presenze pari quasi all'8% sul 2010, evidenzia una riduzione minima degli arrivi (- 1,19) e delle presenze (-2,78).
"È evidente – ha commentato Fabrizio Bracco, assessore regionale al turismo – come la crisi economica ha prodotto un rilevante impatto sugli italiani che costituiscono il primo mercato del turismo in Umbria (con il 71% degli arrivi ed il 63,5% delle presenze) e che hanno fatto registrare una compressione sia nel numero di arrivi che nelle presenze, a fronte di una sostanziale stabilità dei flussi turistici stranieri negli arrivi e di un incremento nelle presenze del 2%. Sono i segnali più importanti di questa stagione turistica, delicata e complessa ma da studiare con attenzione per costruire le strategie per il settore turistico di domani per la nostra regione”. 
Per Bracco il “turismo in Umbria ha un andamento decisamente migliore rispetto a quello medio nazionale per il quale l'Osservatorio nazionale del turismo stima una perdita media del -6,2% degli arrivi e del -7,1% delle presenze rispetto al 2011”.
Esaminando nel dettaglio le provenienze italiane, le uniche regioni che hanno fatto registrare dati positivi nei flussi verso l'Umbria sono state l'Emilia-Romagna, le Marche e la Calabria. Per quanto riguarda il turismo straniero invece si sono registrati dati molto significativi per i flussi provenienti dall'Olanda, dalla Germania, dal Belgio, dalla Cina, dai paesi scandinavi, dall'India e dalla Turchia. 

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