lunedì, 23 Dicembre 2024

Perugia, vince ancora il ‘mordi e fuggi’

Presentato il terzo rapporto turistico della regione: a Natale bene i B&B

È stato presentato a Perugia il terzo rapporto realizzato dall’Osservatorio turistico regionale sull’andamento congiunturale del turismo in Umbria. Tra le caratteristiche indicate dal documento c’è la conferma che per la scelta delle destinazioni umbre i visitatori ricorrono sempre più di frequente a internet. Inoltre, l’Umbria continua a caratterizzarsi per un turismo “mordi e fuggi”, visto che anche nei primi mesi invernali l’ospite, sia italiano che straniero, si ferma in media per 2,4 notti, contro una media nazionale di 3,2. Dal rapporto emerge anche che i maggiori tassi di occupazione delle camere, addirittura superiori alla media nazionale, sono stati registrati dalle strutture alberghiere, raggiungendo un tasso di occupazione del 45,8% nel mese di ottobre (contro una media nazionale del 37%), per scendere però a circa il 33% nei mesi di novembre e dicembre. Per quanto riguarda, invece, il periodo circoscritto alle vacanze natalizie, accanto alle strutture alberghiere, risultati positivi sono stati rilevati anche dai B&B e dalle altre strutture extralberghiere, come ostelli e rifugi. Si posizionano bene anche gli alberghi 4 stelle, gli appartamenti e affittacamere per le prenotazioni relative ai mesi di gennaio e febbraio. L’incremento della clientela straniera è invece avvertito dalle imprese della campagna umbra, dove la percentuale di operatori che la dichiarano in aumento arriva al 40%. Il comparto turistico ha, però, dovuto fare i conti con delle percentuali di occupazione delle strutture ricettive più ridotte: dal 33,3% di occupazione rilevata nel mese di ottobre, si è scesi al 26,1% del mese di novembre, al 27,5% del mese di dicembre. Sul fronte delle previsioni, si registra il 6,8% di prenotazioni per gennaio contro una media italiana del 13,3%, mentre nel mese di febbraio le prenotazioni nelle strutture ricettive umbre sono intorno al 2,6%, contro una media italiana del 7,9%. Infine, circa due terzi degli operatori indicano una situazione di stabilità rispetto allo scorso anno, sia per la clientela italiana che per quella straniera, anche se circa il 25% di operatori ha dichiarato un accrescimento della clientela straniera (con un aumento stimato intorno al +17%), percentuale che sale al 30% nella provincia di Terni.

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