Umbria, operatori soddisfatti della stagione estiva
Bene la montagna e il ternano, stazionarie città d'arte e mete tradizionali


Nonostante le difficoltà del comparto turistico a livello nazionale, nella scorsa estate l’Umbria si è confermata come meta ambita dai visitatori. “Dopo l’estate appena trascorsa gli operatori turistici possono tirare un sospiro di sollievo” ha spiegato la ricercatrice di Isnart, Flavia Coccia. I risultati di giugno e luglio sono positivi: nel primo mese dell’estate le strutture ricettive hanno raggiunto un’occupazione del 43%, migliorandola di 10 punti percentuali a luglio. Ad agosto invece, le strutture hanno venduto 6 camere su 10. Altro dato significativo è l’aumento di turisti nelle zone tradizionalmente meno frequentate come la montagna e il Ternano, preferite sia da italiani che da stranieri. Al contrario, le città d’arte e le mete tradizionali stanno attraversando una fase di stazionamento e necessitano di un riposizionamento e rilancio. Sul fronte ricezione vanno molto bene le strutture non imprenditoriali e i campeggi, mentre gli agriturismi vendono un numero sufficiente di camere soltanto ad agosto e possono contare su una stagione cortissima. Un altro elemento di riflessione scaturisce dalla presenza di un target molto importante, quello delle famiglie, che in Umbria riveste un peso pari quasi al 40% della clientela.

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