Stefano Unterthiner, valdostano, è uno dei più noti fotografi naturalisti a livello mondiale. Nelle ultime settimane Unterthiner ha fatto parlare di sé anche per una presa di posizione contro le politiche ambientali dell’amministrazione regionale valdostana.
“Amanti della natura, delle passeggiate in montagna, della fotografia naturalistica. Non venite in Valle d’Aosta. Qui vi prendono in giro”, ha scritto sulla sua pagina Facebook il 25 agosto. In un post ha criticato alcuni degli ultimi interventi della Regione, dagli zoo (Parc Animalier), alla caccia aperta di domenica, fino alla “decisione di abbattere 4.500 ghiandaie nei prossimi 5 anni per ‘proteggere’ i meleti della Valle”.
Unterthiner ha denunciato anche le politiche per il turismo invernale: “nel comprensorio del Col di Joux si stanno abbattendo circa mille alberi per allargare la pista da sci. Nella valle vicina, quella di Ayas, a essere minacciato è l’ultimo versante ancora intatto del Monte Rosa. In questa zona selvaggia di straordinaria bellezza è in corso uno studio di fattibilità per un mostruoso collegamento sciistico fra la Valtournenche e la Val d’Ayas. Per non parlare dell’eliski, ultima follia valdostana. Basta pagare e la Valle d’Aosta è ai vostri piedi”.
Aurelio Marguerettaz, assessore regionale al Turismo, ha definito pubblicamente la denuncia del fotografo “un’azione censurabile e lesiva dell’immagine della Valle d’Aosta”. Dal canto suo Unterthiner spera che nei prossimi anni vadano al governo della Regione persone dotate di quella “follia visionaria” che permette di avere una prospettiva di medio-lungo termine. “Bisognerebbe andare verso l’eccellenza, puntare sulla capacità di distinguersi, su quello che rende unica questa regione. Ogni valle dovrebbe avere una sua specificità, valorizzando competenze e prodotti nel rispetto dell’ambiente. La mia idea di protezione non è quella di non toccare niente, ma di far fruttare quello che abbiamo senza distruggerlo”, ha detto Unterthiner.