venerdì, 8 Novembre 2024

VdA, guide turistiche contro nuovo corso di abilitazione

Alcune guide turistiche valdostane hanno protestato in Consiglio regionale per il corso abilitazione per l’esercizio della professione approvato dalla Giunta regionale il 12 settembre scorso. 
“Un sopruso – spiega Giuliana Novallet, una protagoniste della protesta – Il bando è ridicolo. Oggi in Valle d’Aosta siamo abilitati in 34 e già dobbiamo vedercela con la concorrenza sleale degli operatori museali in capo alla società dei servizi e dei volontari di Chiese aperte, riuscendo a malapena a sopravvivere. La Regione apre ora la professione a 30 persone, raddoppiandoci quindi del 99% e prendendo in giro le aspiranti guide perché il mercato è saturo. Soltanto un 10% di noi riesce oggi a lavorare e lo fa come attività secondaria perché di questo non si può più vivere”.
A chiedere chiarimenti in Consiglio regionale è stato Laurent Viérin di Uvp.
“Nel corso del mese di settembre, la Giunta regionale ha approvato l’organizzazione del corso abilitante alla professione – ha spiegato –  ci risulta, da una nota della società delle guide turistiche inviata ai gruppi consiliari, che le Associazioni di categoria non siano state consultate, così come invece prevedrebbe la normativa in vigore. Vorremmo quindi avere chiarimenti in merito, anticipando che chiederemo di sentire direttamente questa categoria in Commissione”.
“Ai sensi di legge, l’Associazione di categoria maggiormente rappresentativa è stata sentita sia tramite comunicazione scritta, sia tramite apposito incontro, da cui sono emerse suggestioni raccolte dagli uffici, tra cui il fatto che, per chi già possiede la qualifica, si proceda all’accertamento delle lingue conosciute. Credo sia utile per tutti un incontro in Commissione, ma, dal punto di vista della legittimità, confermo che la procedura è stata rispettata”, ha risposto Aurelio Marguerettaz, assessore regionale al Turismo.
“Siamo indignate, raccontano bugie. Nessuno ci ha chiamato per un incontro nonostante fosse previsto per legge – hanno risposto le guide turistiche – Noi abbiamo chiesto successivamente una riunione perché volevamo rappresentare loro la situazione che ci sembra di capire non abbiano ben chiara. Tutto il sistema sta crollando. Hanno chiuso il mercato giapponese quando solo la scorsa settimana incontrando un TO ci è stato rappresentato come lo scorso anno c’è stato un incremento del 30% di afflussi. Siamo in ginocchio, è da 20 anni che lavoriamo qui, dove andiamo a riconvertirci?”.
Dei 30 posti previsti dal corso, che dovrebbe partire il 6 di ottobre, 10 sono riservati a coloro che dimostrino di conoscere il tedesco e il russo. “Forse soltanto quest’ultimi potranno lavorare – h concluso Novallet – anche se fino ad oggi, così come avviene con il giapponese, abbiamo sempre assicurato il servizio con il supporto di interpreti”.

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