Anche il Monte Bianco ha un versante meno noto. Un lato nascosto e più selvaggio che, questa estate, si può riscoprire grazie all’apertura degli impianti a fune di Courmayeur Mont Blanc Funivie, che torneranno in funzione dal 1° luglio al 3 settembre. Un’occasione per armarsi di cartina – o della più tecnologica mappa GPS – e immergersi in un territorio ricco di sorprese, tra saliscendi e punti panoramici.
Tra le mete imperdibili il lago Checrouit, raggiungibile in poco meno di un’ora grazie alla telecabina Dolonne e, successivamente, alla seggiovia Maison Vieille. Un itinerario adatto alle famiglie: con una breve passeggiata ci si affaccia su uno dei più bei panorami sul Monte Bianco.
Da qui si può partire per percorrere la balconata della Val Veny – raggiungibile anche con la funivia Val Veny che porta a Pré de Pascal ed è un cammino che tocca tappe spettacolari restando sempre in alta quota. In alternativa, per chi desidera rimanere più in bassa quota, si può attraversare la vallata seguendo il corso della Dora della Val Veny, ammirando una scenografia di vette, dall’Aiguille Noire alle Pyramides Calcaires.
Legati al nome dello Chétif, il “piccolo” monte che sovrasta Courmayeur – un nano tra i giganti – troviamo due percorsi: il primo è il sentiero che porta alla cima, che è anche meta per gli appassionati di arrampicata e regala una vista eccezionale sulla catena del Monte Bianco, le due valli laterali e il paese. Meno esigente sul piano fisico è invece il secondo, che rimane sotto la vetta del monte e permette di ammirarlo da più vicino. Sono tutte esperienze che si possono vivere insieme alle guide escursionistiche e della natura, pronte ad accompagnare i visitatori lungo gli itinerari meno noti del Monte Bianco, soffermandosi per raccontare le particolarità del territorio.
Non resta a bocca asciutta chi preferisce la mountain bike. È possibile mettersi alla prova su molti di questi itinerari meno battuti grazie agli impianti di Courmayeur Mont Blanc Funivie che permettono di salire con le biciclette senza costi aggiuntivi, aprendo agli amanti delle due ruote l’ampio comprensorio della Val Veny: dall’anello del Peuterey, tutto nel bosco, alla salita fino a Plan Checrouit.