venerdì, 3 Maggio 2024

Telemedicina nei rifugi valdostani

È il compito del progetto ‘E-Refuge’

I rifugi valdostani diventano hi-tech grazie al progetto ‘E-Refuge' che porta il servizio di teleassistenza e telemedicina in cima alle vette alpine. Tre i rifugi interessati dalla sperimentazione: Città di Mantova, Gnifetti e Quintino Sella, tutti sulle pendici del Monte Rosa. L'intervento è stato messo a punto nell'ambito del progetto Partout Sanità, cofinanziato dalle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, messe a disposizione dal Programma attuativo regionale (Par-Fas) 2007-2013.
E-Refuge consentirà alla sanità valdostana di testare, con l'ausilio di nuove, il sistema di trasmissione di dati e immagini tramite computer e webcam con il supporto di una minima dotazione tecnologica sanitaria standardizzata in linea, permettendo così di inviare in tempo reale ad un centro risponditore qualificato i parametri raccolti in caso di malore o incidente presso il rifugio e di effettuare in contemporanea un tele-consulto.
"L'attività di telemedicina è centrata sulla specificità della Valle d'Aosta – aggiunge Aurelio Marguerettaz, assessore al Turismo – ed è importante portare l'eccellenza sanitaria in un luogo speciale come la montagna. Per promuovere turisticamente una località quale la nostra regione bisogna offrire particolari garanzie al turista e l'assistenza sanitaria in montagna è una di quelle. Tanti mercati, in particolare nel Nord Europa, prestano già da tempo attenzione a questo aspetto nell'ambito della ricettività montana".

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