venerdì, 19 Aprile 2024

Dall’1 agosto stop alle Grandi Navi in laguna, Bacino San Marco diventa monumento nazionale

Dall’1 di agosto 2021 le grandi navi smetteranno di attraversare Venezia e di affacciarsi con i loro alti profili sul bacino di San Marco. “Una giornata storica” commenta il ministro della cultura Franceschini lasciando palazzo Chigi, dopo il Consiglio dei ministri che ha dato l’ok al decreto Salva Venezia. A tre giorni dall’avvio dell’assemblea annuale dell’Unesco, che quest’anno si terrà in Cina, l’Italia risponde così all’aut aut arrivato dai tecnici dell’organizzazione delle Nazioni Unite. Il governo mette in salvo Venezia dall’ipotesi, mai stata così concreta, di un inserimento nella black list dei siti in  pericolo, trovando un escamotage per metterli in sicurezza, dichiarando monumento i luoghi più iconici della laguna. Il provvedimento si fa forte del Codice per i beni culturali e il paesaggio per dichiarare il Bacino di San Marco, il Canale di San Marco e il Canale della Giudecca monumento nazionale e vieta il transito di qualsiasi nave superi le 25 mila t di stazza o abbia uno scavo che superi i 180 m o ancora un’altezza (tiraggio aereo) superiore ai 35 m.
Intanto però va avanti il concorso di idee per individuare punti di attracco definitivi fuori dalle acque protette della laguna. Un progetto per il quale il governo ha stanziato  2,2 milioni con il primo decreto convertito in legge il 12 maggio. La call internazionale, articolata in due fasi, si dovrebbe concludere a dicembre 2022. Per conoscere il progetto vincitore bisognerà aspettare la fine di giugno del 2023.
“Le grandi navi a Marghera dal 1° agosto? Un buon compromesso”. Così il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli, sulla questione al centro del Consiglio dei Ministri.
“La soluzione di Marghera manterrebbe la portualità a Venezia, salvaguardando i posti di lavoro e le attività da un lato, e liberando il canale della Giudecca dall’altro – prosegue Michielli – che è anche vicepresidente nazionale di Confturismo. La scelta di Marghera appare l’unica soluzione praticabile in tempi rapidi per le navi da crociera a Venezia – ribadisce Michielli – Sostengo e condivido pienamente la posizione di Luigi Merlo, già presidente del Porto di Genova, attualmente alla guida di Federlogistica-Conftrasporto e direttore delle relazioni istituzionali di Msc, che definisce ‘soluzione ideale e percorribile’ quella di Marghera, che consentirebbe a Venezia di conservare il ruolo di principale home port del Mediterraneo”.

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