“Prendiamo atto che l’obbligatorietà del pass si sta facendo strada in tutta Europa ed anche il nostro Governo si appresta a deliberare in materia. Comprendiamo che lo strumento è teso soprattutto a una moral suasion nei confronti dei non ancora vaccinati per accelerare il processo di immunizzazione di gregge e affrontare l’autunno in maggior sicurezza per un inverno senza più chiusure degli esercizi”. Ad affermarlo il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli, assieme ai colleghi di tutte le federazioni aderenti (Federalberghi, Faita-Federcamping, Fipe, Unionmare-Sib e Fiavet).
Questo sia pur comprendendo le perplessità di molti operatori e in solidarietà con questi, al fine di un superiore interesse nazionale alla salute, Confturismo Veneto si dichiara favorevole all’adozione del green pass.
“Ma alla luce di quanto avvenuto lo scorso anno con le molteplici misure velleitariamente prese dal Governo e poi disattese ingenerando grande confusione nella popolazione e nel mercato turistico di nostro riferimento, ci rivolgiamo al Governo perché renda efficace e definitiva la misura del green pass senza adottare ulteriori provvedimenti restrittivi”, continua Michielli che chiede pertanto al Governo:
1) Le procedure per l’ottenimento del certificato green pass vengano immediatamente rese snelle, accelerate al massimo e monitorate (“Chi vi parla – spiega Michielli – è completamente immunizzato dal 25 maggio e ancora non ha ricevuto sms o mail”).
2) Il governo dichiari esplicitamente alla stampa nazionale ed estera che perlomeno sino alla fine di settembre questa sarà la modalità definitivamente scelta dal Paese per il contrasto al Covid19 e sino a tale data non verranno prese in considerazione ulteriori misure restrittive sugli spostamenti nel territorio nazionale dei cittadini e degli ospiti stranieri.
3) si monitori la situazione delle attività economiche sulle quali andrà ad incidere la misura, prevedendo ulteriori misure risarcitorie