All’Expo 2010 di Shanghai Venezia troverà posto nel Pavillon B1 insieme a Liverpool, Il Cairo, Suzhou, Hangzhou e Pondicherry. Sei città riunite sotto il tema della tutela e utilizzo del patrimonio storico. Oltre a Venezia altre due città italiane, Bologna e Milano, sfileranno all’Expo su una passerella personale, lontana qualche chilometro dal padiglione Italia. Una scelta, del costo stimato superiore ai due milioni di euro, alla quale città e mondo economico lagunare si stanno preparando cominciando ad allestire i 500 mq a disposizione. All’interno del Pavillon B1 troveranno alloggio un’esposizione permanente, una terrazza per seminari e ‘business to business’, spazi per attività commerciali. Non sarà però una Venezia da cartolina quello mostrata ai cinesi, ma una città futurista modellata sul bozzetto estratto direttamente dal cassetto dei sogni di chi vede oltre il domani. I visitatori avranno a disposizione ologrammi in 3D e computer touch-screen. “Presenteremo una Venezia che i cinesi non si aspettano – spiega il sindaco Massimo Cacciari – quella che si sta trasformando in laguna e in terraferma. Sarà un’occasione propizia per gli operatori del turismo ma soprattutto per chi ha intenzione di investire sulla Venezia di domani con progetti immobiliari, di ricerca, di innovazione”.
