martedì, 23 Aprile 2024

‘Io sono Venezia’, ecco la campagna per tutelare l’artigianato

Ha preso il via la campagna shock di Confartigianato Venezia per tutelare l’artigianato veneziano con testimonial gli stesi artigiani. Sparsi per la città, infatti, è possibile vedere le locandine con i volti degli artigiani con il messaggio di chi ancora la vive, e non vuole abbandonarla alla desertificazione economica e massificazione turistica.

Sui manifesti campeggia lo slogan ‘Non sono una comparsa io sono Venezia’, una richiesta di aiuto da parte degli artigiani in una città sempre più parco divertimenti turistico in stile ‘Veniceland’.

“Dopo i complimenti di veneziani e foresti per la vivace iniziativa – spiega Gianni De Checchi, segretario di Confartigianato Venezia – auspichiamo che ora il messaggio arrivi alle orecchie di chi governa per porre un freno al lento inesorabile degrado del tessuto socioeconomico che sta portando alla perdita totale del patrimonio di saperi e di culture del fare che ha reso grande Venezia nel mondo”.

Venezia è annoverata da tutti tra le grandi città turistiche del mondo. E nell’immaginario collettivo è quasi normale paragonarla a città come Parigi, Londra, alla stessa Firenze o Roma. Ma Venezia è una città piccola e con un numero di residenti inferiore rispetto ai turisti che la visitano.

Inoltre, la percentuale pernottanti è molto bassa rispetto ai visitatori ‘mordi e fuggi’.

Secondo l’indagine di Confartigianato, negli ultimi 20 anni Venezia ha perso 270 attività artigianali definite tipiche e tradizionali. Inoltre, circa 200 attività definite ‘artigiane’ hanno mantenuto la loro iscrizione all’albo delle imprese, ma hanno modificato la loro attività a favore di un mero commercio di prodotti industriali, spesso di provenienza cinese.

Per tale motivo Confartigianato Venezia ha lanciato questa campagna di sensibilizzazione  chiedendo a 5 artigiani a essere testimonial normali e nello stesso tempo e d’eccezione di questa campagna.

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