domenica, 22 Dicembre 2024

Maxiconto Venezia, nasce bollino contro le truffe e Ascom rimborsa i 4 giapponesi

Le associazioni di cittadini veneziani hanno deciso di salvare l’immagine della città lagunare dopo il maxiconto pagato da quattro studenti giapponesi. Per tale motivo Venessia.com ha preparato il marchio ‘Authenticvenetian.org’ con il quale saranno contrassegnati nei prossimi giorni, in vista del Carnevale, i locali in grado di offrire la vera cucina veneziana a prezzi onesti e con un servizio cortese. “Siamo molto preoccupati – spiega il portavoce Matteo Secchi – il danno è epocale”. Secondo Secchi, la proprietaria cinese gestirebbe a 5 minuti di distanza un secondo ristorante-pizzeria, per il quale, come per il precedente, appaiono online molti giudizi tutt’altro che lusinghieri. Il marchio ideato da Venessia.com per ora sarà concesso a 20 locali di ‘provata fiducia’ in grado di offrire tutti i piatti della tradizione, cucinati con passione.

“I locali segnalati dal nostro ‘bollino’ devono lavorare con piena consapevolezza dei doveri di ospitalità, sapendo di rappresentare tutta Venezia – rileva Secchi – e coccolando il turista nel giusto modo, anche in termini di prezzo”. Dopo i primi 20 marchi dati a locali già conosciuti e ritenuti più che affidabili, chi vorrà ottenere il bollino dovrà sottoporre il proprio ristorante al vaglio di una apposita commissione.

Ascom Venezia ha deciso di rimborsare di tasca propria i giovani turisti. “Confcommercio Ascom Venezia gli offre 1100 euro a rimborso del conto pagato in quel ristorante”, ha detto Roberto Magliocco, presidente di Ascom Venezia.

Intanto il ristorante protagonista della vicenda è stato temporaneamente chiuso e sanzionato per migliaia di euro. A renderlo noto il Comune di Venezia, che sta concludendo gli accertamenti svolti nell’esercizio da parte di un nucleo della Polizia Locale, del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Ulss 3 Serenissima e dei Nas dei Carabinieri di Treviso.

“Saranno valutate tutte le azioni per la tutela dell’immagine della Città – ha affermato Luigi Brugnaro,sindaco della città – Siamo attenti da sempre alla promozione di un turismo sostenibile, ma non possiamo tollerare tali comportamenti individuali che mettono in cattiva luce una consolidata tradizione di ospitalità di Venezia. Ci sono centinaia di esercizi pubblici solo nella Città antica, dobbiamo difendere il buon nome di chi si comporta correttamente. Invitiamo tutti, dai residenti agli ospiti della città, a denunciare tempestivamente agli organi di Polizia di Stato o Polizia Locale o Carabinieri o Gdf comportamenti illegittimi da parte di esercenti o di chiunque altro a tutela sia dei consumatori, sia della stragrande maggioranza degli operatori che svolgono il proprio lavoro in maniera professionale e nel pieno rispetto delle regole. A Venezia l’ospitalità è sacra: puniremo questi disonesti – ha concluso- difendendo in ogni modo l’immagine della città”.

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