sabato, 27 Aprile 2024

Rivoluzione nella viabilità acquea a Venezia

A Venezia cambia la viabilità acquea in nome della sicurezza, con gondole in fila indiana e l’obbligo di tenere la sinistra, specie lungo il Canal Grande. È quanto ha deciso il Commissario prefettizio che ha avviato l’iter per il rinnovo di tutta la viabilità lagunare.

La svolta è frutto di una lunga serie di incontri iniziati dalla giunta dell’ex sindaco Giorgio Orsoni, che aveva portato a un regolamento articolato in 26 punti ma mai effettivamente entrato a regime.

Il cambiamento riguarda tutti mezzi. Lungo il ‘canalazzo’, la precedenza assoluta va data ai vaporetti del trasporto pubblico; a seguire le gondole da ‘parada’, deputate al traghetto da riva a riva. Limitazioni specifiche per il passaggio sotto il Ponte di Rialto, il punto più stretto del canale, dove non potranno incrociarsi 2 mezzi superiori ai 3,5 m. Per i mezzi a motore è riservata la destra, con l’eventuale sorpasso da effettuare alla sinistra dell’altro mezzo.

Nel nuovo decalogo ci sono orari, zone a traffico limitato e ‘percorsi blu’ per evitare ingorghi, soprattutto per i mezzi privati. Tra questi figurano le barche dei residenti, i taxi e le barche da lavoro che trasportano merci.

Nessun commento da parte di Aldo Reato, rappresentante dei gondolieri. “Aspetto di vedere il testo – dice, ricordando che lo stare a sinistra crea un problema non indifferente a chi voga, poichè tiene il remo proprio su quel lato della barca – comunque se ci saranno questioni sarà chi ha fatto queste scelte ad avere l’obbligo di risolverle”.  

Novità anche per i pali delle imbarcazioni della laguna, o meglio per i materiale con cui sono fatti pali e paline da attracco e le grosse ‘bricole’ che tracciano i canali. La plastica e altri materiali sintetici già in uso dovranno ora essere ‘certificati’ secondo le disposizioni municipali. Ci vorrà una sorta di targa affissa che ne riporti caratteristiche e fabbricazione. Un modo per garantirne la tracciabilità e porre fine alla ‘deregulation’ degli attracchi. Restano al loro posto, ovviamente, pali, paline e bricole tradizionali in legno.

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