Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Federalberghi Garda Veneto e Confcommercio Verona inviata ai sindaci del Garda Veneto.
“Gli albergatori del Garda Veneto sono seriamente preoccupati per la situazione attuale e per le negative prospettive della stagione turistica 2020.
Federalberghi Garda Veneto e Confcommercio Verona hanno quindi stilato una serie di richieste che si ritengono fondamentali per la sopravvivenza della categoria e che oltre alla riduzione della tassazione riguardano l’impegno ad attuare tutte le misure atte a favorire una ripresa dell’attività turistica non appena possibile.
Di seguito il testo della lettera inviata alle amministrazioni del territorio.
Pregiatissimi Sindaci
dei Comuni di: Affi; Bardolino; Brenzone sul Garda; Caprino Veronese; Castelnuovo del Garda; Cavaion Veronese; Costermano sul Garda; Ferrara di Monte Baldo; Garda; Lazise; Malcesine; Peschiera del Garda; San Zeno di Montagna; Torri del Benaco; Valeggio sul Mincio
OGGETTO: richiesta di supporto per le aziende rappresentate.
La presente per comunicare l’estrema gravità dell’emergenza legata all’epidemia di Covid-19 e le ricadute, estremamente negative che le imprese del nostro territorio, operanti nei settori del turismo e nel commercio stanno progressivamente affrontando.
Confcommercio Verona e Federalberghi Garda Veneto nella piena condivisone di intenti e contenuti, esprimono una forte preoccupazione riguardo al danno economico derivante dal mancato indotto, che l’estensione del contagio del Coronavirus all’Italia ed agli altri Paesi europei e le conseguenti misure restrittive e di contenimento sanitario, porteranno per l’intera stagione turistica, ormai già posticipata nell’apertura a data da destinarsi, con la certa perdita di posti di lavoro, annuali oppure stagionali che siano.
A livello nazionale le nostre associazioni di categoria, hanno intrapreso azioni strutturali di sostegno del settore, quali la sospensione o l’allungamento di prestiti e mutui concessi fino al 31 gennaio 2020, la richiesta di una agevolazione fiscale per i soggiorni effettuati in Italia da italiani, l’ampliamento di criteri di accesso agli ammortizzatori sociali e la sospensione del pagamento di vari contributi statali, solo per citarne alcune.
Siamo a chiederVi, quindi, una reale e concreta collaborazione quale ulteriore e più “vicina” risposta alle urgenti necessità dell’imprenditoria locale e dei loro collaboratori, per la maggior parte residenti nei territori gardesani.
A tal fine proponiamo una serie di iniziative che le Amministrazioni Comunali della sponda veneta del lago di Garda e suo entroterra, potrebbero adottare per fornire un sostegno immediato alle attività che insistono nel loro territorio, ponendo particolare attenzione a quelle iniziative che possano altresì costituire un volano per l’attrazione turistica:
1) Riduzione di almeno il 30% e differimento delle prossime scadenze relative al pagamento della Tassa sui Rifiuti delle attività produttive, del terziario e del turismo. Tale intervento da respiro finanziario delle imprese e si giustifica anche sotto il profilo logico, poiché la contrazione della produzione e la riduzione dei consumi e del numero dei turisti, determineranno inevitabilmente una forte riduzione dei rifiuti prodotti dalle attività produttive, con conseguente riduzione degli oneri di gestione a carico dei Comuni.
2) Riduzione della tariffa relativa all’imposta sulla pubblicità relativa alle insegne delle imprese ed esenzione dall’imposta di pubblicità relativa alle affissioni che pubblicizzano attività economiche site nel territorio comunale. Una riduzione almeno del 50%, otterrebbe da un lato l’effetto di diminuire l’imposizione gravante sulle insegne, che trova la sua giustificazione nella possibilità di veicolare un messaggio pubblicitario (che in questo periodo raggiungerà inevitabilmente un numero inferiore di destinatari rispetto alle situazioni ordinarie), e dall’altro otterrà l’effetto di favorire la diffusione di messaggi pubblicitari relativi ad imprese del territorio (si pensi ad esempio a tutte le imprese del comparto agroalimentare, commerciale e turistico, come cantine, alberghi, negozi, parchi, musei, ecc.) che possano richiamare l’attenzione di potenziali turisti, veicolando così un messaggio positivo e incrementando i flussi in incoming verso il territorio veronese. La sola proroga oppure la sola dilazione del pagamento seppur apprezzate, non sarebbero sufficienti ad arginare le difficoltà che nostre imprese affronteranno in termini di sostenibilità di bilancio.
1) Impegno di utilizzare l’imposta di soggiorno in azioni mirate di promozione turistica straordinaria del nostro lago per il suo rilancio ad emergenza conclusa. A tal proposito si raccomanda di non intraprendere iniziative singole e locali, bensì si propone di valutare l’adesione a progetti strutturati di sistema e di ampio raggio, che verranno promossi dal consorzio di promozione Garda Unico per la valorizzazione del Lago di Garda nella sua interezza come destinazione turistica;
2) Posticipo del pagamento dei canoni delle concessioni demaniali. Per il fatto che al momento non riusciamo a prevedere quando potrà iniziare la stagione turistica e quindi iniziare il lavoro delle aziende che operano con queste concessioni riteniamo sia un segnale forte ridurre e posticipare a fine anno il pagamento dei canoni di queste concessioni.
3) Previsione della possibilità di accedere gratuitamente a musei o siti monumentali, e di sostare gratuitamente nei parcheggi pubblici situati in prossimità dei centri storici, oppure ancora aumentare i tempi di sosta regolamentata qualora già gratuita. Tale intervento è finalizzato ad incentivare i flussi turistici verso il nostro territorio, anche da parte di escursionisti dai territori più vicini. Per i parcheggi pubblici, in alternativa alla gratuità, potrebbe essere prevista una riduzione della tariffa a fronte della dimostrazione di aver fruito della proposta di pubblici esercizi situati nel Comune (negozi, bar, ristoranti, ecc.).
3) Riduzione almeno del 50% dell’ammontare annuale del canone relativo all’occupazione del suolo pubblico con plateatici delle attività commerciali. Il solo differimento dei termini di pagamento, infatti, allevierebbe solo parzialmente la tensione finanziaria che le imprese del comparto turistico affronteranno prossimi mesi.
4) Differimento del pagamento dei canoni di locazione per attività commerciali e turistiche che sono insediate in immobili di proprietà comunale oppure di proprietà di Enti a partecipazione comunale, il provvedimento potrebbe dare respiro “economico” alle attività commerciali in questo momento di forte contrazione dei consumi.
5) Riduzione dell’aliquota IMU in pagamento per gli immobili di categoria D2. La tassa comunale sugli immobili rappresenta oggi per il titolare o gestore l’importo più oneroso in termini contributivi all’Ente, pertanto tale richiesta costituirebbe un aiuto concreto alla liquidità aziendale e un importante segno tangibile di vicinanza agli alberghi e più ampiamente a tutte le strutture ricettive del territorio.
Per qualunque esigenza o approfondimento non esiti a contattare i nostri uffici che sono fin da ora disponibili per cercare insieme ulteriori soluzioni”.