Turismo luci e ombre tra Verona e Lago Garda ma in miglioramento
09 Dicembre 2025, 11:45
“I dati di novembre, rilevati dalla piattaforma di monitoraggio HBenchmark e rilasciati dall’Osservatorio Turistico Verona Garda, mostrano una leggera flessione sia per Verona sia per il versante veneto del Lago di Garda, con dinamiche che riflettono l’impatto della bassa stagione sul territorio – commenta il presidente di Destination Verona Garda, Paolo Artelio – Nella OGD Verona l’occupazione alberghiera si attesta al 64,9%, con una lieve contrazione di -0,6 punti percentuali rispetto al 2024 e una permanenza media che scende da 2,6 a 2,5 giorni. Per il ponte dell’Immacolata, invece, le proiezioni indicano un netto miglioramento, con un’occupazione acquisita del 73% e incrementi fino a +21 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Sul Lago di Garda, le strutture aperte registrano un calo di circa -3 punti percentuali, a fronte però di una permanenza media in crescita da 2,5 a 2,7 giorni e di un progressivo rafforzamento del mercato internazionale. Nel complesso, il territorio conferma una buona resilienza anche nella bassa stagione, con segnali incoraggianti in vista delle festività di dicembre”.
Strutture alberghiere OGD Verona (ad esclusione della OGD Lago di Garda Veneto) – HBenchmark
I dati del mese di novembre 2025, forniti dalla piattaforma di monitoraggio HBenchmarck, restituiscono un andamento dell’occupazione alberghiera nella OGD Verona leggermente in perdita rispetto allo scorso anno, per un tasso complessivo del 64,9% (-0,6pp vs 2024). Si evidenzia un’inflessione maggiore nel giorno di Ognissanti (65%) – da precisare però che quest’anno non si è trattato di un ponte al contrario del precedente, dove il tasso ammontava all’86%. Anche il weekend del 22 e 23 novembre 2025 ha registrato un tasso tra i più bassi del mese ma in linea con il 2024.
Mediamente, l’occupazione storica giornaliera nel Comune di Verona ammonta al 67,2%, -1,8 punti percentuale rispetto al 2024; un andamento in negativo più marcato se confrontato con la provincia che registra un miglioramento di +0,8 punti percentuale, attestandosi al 61,7% di occupazione storica giornaliera media. Leggera inflessione per Verona Comune anche nella durata del soggiorno, raggiungendo i 2,5 giorni di permanenza in hotel, rispetto ai 2,6 giorni di novembre 2024. La provincia si dimostra stabile da un anno all’altro, mantenendo lo stay medio di 2,7 giorni.
Le strutture del Comune hanno ricevuto prenotazioni principalmente dalle Online Travel Agencies per il 44% (uguale allo scorso anno) e dal Diretto Offline per il 34% (-3pp). Tra le principali nazionalità troviamo Italia in crescita di 1,3pp, Stati Uniti in leggero calo come anche Regno Unito. In provincia, invece, predomina il Diretto Offline con oltre il 63% (+6pp). Tra le principali provenienze troviamo: italiani (quasi il 70%), a seguire Germania, Cina, Francia e Polonia.
Guardando al futuro, dal 5 al 7 dicembre 2025, i dati dell’occupazione acquisita giornaliera nella OGD Verona per l’imminente ponte dell’Immacolata si dimostrano positivi. Infatti, l’analisi vede la città scaligera al 73% con ben +21 punti percentuale rispetto alla stessa data di osservazione, con una pressione della domanda di oltre +15 punti percentuale in entrata negli ultimi 15 giorni. L’analisi sul corrente delle due zone – Verona Comune e provincia – vede il Comune al 79% con un aumento delle prenotazioni +12pp nelle ultime due settimane, e la provincia al 65% (con +20pp negli ultimi 15 giorni).
L’analisi del dato occupazione sul versante veneto del Lago di Garda si è concentrata sul Basso lago nelle 37 strutture alberghiere ancora aperte. Il mese di novembre ha chiuso in negativo di quasi -3 punti percentuale rispetto al 2024, con particolare calo a ridosso di Ognissanti, che si ricorda non essere stato ponte quest’anno; lo stesso nei giorni di metà e fine novembre.
In aumento, però, la durata media del soggiorno di +0,2 punti percentuale, passando da 2,5 a 2,7 giorni medi di permanenza. Il mix dei canali di vendita vede il Diretto Offline in calo, ma sempre al primo posto tra i mezzi per prenotare. Aumentano le Online Travel Agencies e i Tour Operator; scende il Diretto Sito Web.
Tra le principali nazionalità: Italia in calo (dal 75% del 2024 al 69,9% di quest’anno); il mercato straniero come Germania si dimostra stabile, con un leggero aumento, come anche Svizzera e Austria; interessante notare l’aumento significativo di Romania e Polonia. Per il Ponte dell’Immacolata si contano 18 strutture aperte nel Basso lago che hanno ad oggi il 38% di occupazione alberghiera.
Chiude il Presidente di Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni: “Dopo il 9 novembre quasi il 90% delle strutture ha chiuso per la pausa invernale. Per i pochi che sono rimasti aperti abbiamo registrato circa tre punti percentuale in meno di occupazione rispetto all’anno scorso, ma si tratta di un calo fisiologico, che non deve preoccupare. Le punte maggiori si registrano nei fine settimana, dal venerdì alla domenica, ed è questa la caratteristica del turismo invernale sul lago di Garda.”
Ora sarà interessante vedere come andrà dicembre, con grande attesa per il Ponte dell’Immacolata. I Comuni hanno già acceso i motori con i mercatini e le iniziative natalizie, che aiutano a creare movimento, curiosità e prenotazioni. Al momento siamo intorno al 60% di camere già prenotate per il ponte, ma c’è ancora margine: le prenotazioni invernali arrivano spesso all’ultimo momento. L’obiettivo è raggiungere un tasso d’occupazione tra il 70 e il 75%, un risultato più che soddisfacente per il periodo”.