Anche il cinema può diventare attrattore turistico per un territorio. E così, oltre che per rendere omaggio al celebre ''Il Gattopardo'' di Luchino Visconti, Ciminna (30 chilometri da Palermo), che fu uno dei set dove venne girato il film nel 1962, dedica al capolavoro cinematografico una mostra permanente dedicata al girato sul luogo. Con la speranza di accogliere anche appassionati del genere.
Allestita nel costituendo polo museale del paese, ricavato da uno splendido edificio del '700 utilizzato fino agli anni '50 come ospedale, la rassegna comprende momentaneamente 35 gigantografie che illustrano le sequenze più significative, le pause di lavorazione con le star, da Burt Lancaster ad Alain Delon, attorniati dall'ammirazione partecipe della gente.
In esposizione anche alcuni oggetti originali utilizzati per le riprese, dal fucile adoperato dal principe di Salina durante una battuta di caccia, alla tromba che un giovane contadino suona per annunciare l'arrivo della carovana dei nobili da Palermo per la villeggiatura a Donnafugata, passando per l'abito (in questo caso una copia) indossato da Claudia Cardinale, l'Angelica della celebre scena del ballo che prelude al the end della narrazione filmica.
Il regista milanese decise di ambientare il palazzo sede della pausa estiva della famiglia del Gattopardo affascinato dalla fastosa Chiesa Madre del paese, una fabbrica barocca di indubbia suggestione. Nell'occasione Visconti fece costruire di fronte al tempio la facciata effimera che riproduce con grande fedeltà l'avita magione dei Salina descritta nel romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Alcuni pannelli mettono in evidenza il 'come era' e il 'come è' rispetto all'invenzioni viscontee per adattare l'ambiente alla sceneggiatura, in quest'operazione magistralmente coadiuvato dallo scenografo Mario Garbuglia, supportato dalle entusiaste maestranze locali nei quasi due mesi in cui la troupe soggiornò a Ciminna.
