I viaggi organizzati sono comodi,
basta una firma e tutto e’ a posto o quasi: si tratta solo di
godersi la meritata vacanza. L’Aduc (associazione per i diritti
dei consumatori) non contesta la scelta del viaggio ”tutto
compreso” ma il suo segretario, Primo Mastrantoni, invita i
vacanzieri ad adottare qualche cautela per evitare di trovarsi
di fronte a sorprese sgradevoli.
Ecco il senso del decalogo stilato dall’Aduc. Il turista
sara’ forse costretto a qualche verifica di troppo ma i vantaggi
– assicura l’Aduc – sono garantiti. Che cosa deve fare il
turista?
Prima di tutto non restare a bocca aperta davanti al depliant
con tanto di mari esotici e spiagge dorate, ma assicurarsi che
vi siano scritte anche le condizioni generali del contratto.
”Se mancano – suggerisce l’Aduc – evitate quel tour operator o
agenzia di viaggi”.
Secondo: esigere la copia del contratto con timbro e firma.
Se l’agenzia vuole rilasciare solo la ricevuta della caparra il
turista fara’ bene a non firmare il contratto.
Occhio alle ipotesi di aumenti previste dal contratto o dal
depliant: se queste previsioni non sono scritte il candidato
alla vacanza fara’ bene a diffidare. In ogni caso, gli aumenti
non possono superare il 10% del valore del viaggio.
Se non si parte, puo’ entrare la ”riserva”. Se, all’ultimo
momento, non si puo’ partire e’ possibile essere sostituiti
purche’ avvenga almeno quattro giorni prima della partenza.
Oppure, si puo’ pagare una penalita’ che varia in base ai
termini temporali (del 10% trenta giorni prima del viaggio, del
25% a 20 giorni dal viaggio e via in crescendo). La penalita’
dei voli di linea e’ diversa dai voli speciali.
Tour operator e agenzia devono avere un’assicurazione per la
responsabilita’ civile verso l’utente, e questa va indicata nel
contratto.
Se cambia albergo o meta del viaggio il contratto puo’ essere
annullato. Oppure il turista puo’ optare per una vacanza anche
piu’ costosa, senza aggravio di spese. Se le variazioni
avvengono a viaggio iniziato, il tour operator deve rifondere la
differenza di costo.
Documentare ogni contestazione. E’ l’ultima raccomandazione
dell’Aduc: documentare ogni piccolo dettaglio e, al ritorno,
entro 10 giorni, inviare una lettera di protesta (raccomandata
con ricevuta di ritorno) al tour operator, chiedendo il rimborso
o il risarcimento dei danni eventualmente subiti. In caso di
insoddisfazione si puo’ ricorrere al giudice di pace.
Nel suo portale www.aduc.it, l’associazione ha attivato un
servizio di consulenza per il turista che risponde gratuitamente
entro 48 ore.