Prenotazioni in calo in Francia per l’estate 2006. Nel solo mese di aprile, infatti, le vendite di biglietti aerei e le prenotazioni di alberghi per le vacanze estive hanno subito una caduta del 9% rispetto allo stesso mese del 2005. Secondo le cifre fornite dal Ceto, l’associazione dei tour operator francesi, i francesi, quest’anno, hanno deciso di abbandonare in particolare quattro destinazioni. I motivo sono diversi: per ragioni di salute, il crollo più grosso (76% nei soggiorni prenotati) si è registrato nell’isola di Reunion, dipartimento francese dell’Oceano Indiano, dovuto all’epidemia di chikungunya che ha colpito l’isola. Segue la Turchia, dove i turisti temono l’influenza aviaria, e dove si registrato un calo delle prenotazioni del 25%. La paura del terrorismo ha invece fatto diminuire del 40% il numero di prenotazioni in Egitto. Infine, le lungaggini burocratiche necessarie per ottenere il nuovo passaporto biometrico richiesto dalle autorità americane, hanno fatto crollare le vendite del 45% per gli Usa. Ma chi comunque è intenzionato a non rinunciare alle vacanze estive, ha deciso di rimanere entro i confini nazionali. Tanto che la destinazione Francia registra un notevole aumento delle prenotazioni con picchi fino al 75% per la costa atlantica e meridionale. Bene anche le mete del Mediterraneo: se il Marocco può infatti vantare un aumento dell’ 8%, Spagna, Tunisia, Croazia, Sicilia e Sardegna non possono certo lamentarsi, registrando tutte ottimi risultati. Secondo molti, infine, gioca molto l’effetto “Coppa del Mondo”, che spinge ad aspettare la fine della competizione calcistica per decidere dove andare.