venerdì, 22 Novembre 2024

Gli affitti turistici nuovo spauracchio delle città d’arte

Il tema dell’overtourism collegato a quello degli affitti brevi sbarca all’Assemblea dell’Anci a Torino in un confronto tra i sindaci di Firenze Sara Funaro e di Roma Roberto Gualtieri. “Noi abbiamo un centro storico piccolo, solo 5 chilometri quadrati, con un afflusso di turisti nel 2023 di 10,5 milioni, e chiuderemo il 2024 a 15 milioni. Immaginatevi quindici milioni di turisti in 5 km quadrati, con un boom degli affitti turistici brevi. Un sindaco non può non pensare a mettere in campo tutti gli strumenti per un turismo più sostenibile, ma anche per dare la possibilità alle città di essere ancora vivibili per i residenti. Prima abbiamo emesso una delibera per bloccare l’apertura di nuovi affitti turistici brevi nell’area Unesco. Poi abbiamo lavorato su un decalogo, a partire dalle keybox, sia dal punto di vista del decoro dei nostri palazzi storici, ma anche di sicurezza, del riconoscimento delle persone che vanno negli appartament. Intanto col regolamento Unesco vietiamo di attaccare le keybox sui palazzi e sui portoni, e sto interloquendo con la prefettura per il riconoscimento, perché al contrario negli hotel c’è il documento lasciato dal portiere. E poi abbiamo introdotto regole per preservare il commercio di vicinato, sugli altoparlanti delle guide, sui mezzi alternativi che portano i turisti in giro. Il grande assente però è il tema abitativo – ha sottolineato Funaro – il contributo affitto, la morosità incolpevole, il social housing. Noi ci dobbiamo lavorare e ringrazio il neo-presidente dell’Anci Manfredi che ha messo al centro il tema abitativo. Dobbiamo avviare una interlocuzione col governo, altrimenti le nostre città saranno espulsive verso i residenti e attrattive solo per il turismo”.

Sul settore turistico extra-alberghiero “si ponga fine al fatto che noi sindaci ci dobbiamo inventare qualsiasi cosa… io sto usando le norme urbanistiche, Firenze mi ha dato forse una grande idea sui lucchetti, ora vedremo… Però non è che possiamo arrabattarci perché non abbiamo le norme per regolare l’extra-alberghiero”, ha aggiunto Gualtieri. “Siamo uno dei pochissimi paesi al mondo in cui i sindaci non hanno la capacità di regolare il proliferare dell’extralberghiero, come possono fare i miei colleghi di Barcellona o New York, e poi che in Italia manca una politica della casa, degli affitti, per avere case per i più poveri e il ceto medio. Il turismo dunque va regolato – ha concluso Gualtieri – va limitato l’extra-alberghiero, ma il problema è non avere le politiche per la casa”.

Intanto nelle ultime ore a Roma si è registrata una nuova azione contro i b&b. Al Pigneto, Ostiense, Aureliano, Monteverde, Monti, i portachiavi per i check-in automatici degli affitti brevi sono stati messi fuori o uso o tagliati. Fermare il “giubileo dei ricchi. Sabotiamo la speculazione per difendere il diritto all’abitare, sia a Roma che in tutta Italia. Costruiamo insieme il giubileo dei poveri!”, scrivono in un comunicato gli attivisti . Poi l’appello alla ministra Daniela Santanché perchè “fare la ministra del Turismo non significa rendere impossibile la vita dei cittadini! Chiediamo un piano nazionale che regoli il fenomeno degli affitti brevi, e che ponga un freno alla fame delle piattaforme. Ma ci rivolgiamo anche alla Chiesa”, scrivono gli attivisti che hanno lasciato anche le istruzioni per dare la possibilità ai cittadini di sabotare con le proprie mani i lucchetti che hanno “invaso” le città.

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