domenica, 22 Dicembre 2024

Affitti brevi, overtourism e keybox: focus a Firenze

“C’è la necessità di regolare ma assolutamente di non demotivare il turismo, perché il turismo è una fonte di reddito economico fondamentale, più del 15% del Pil in Toscana rispetto al 10-11% del livello nazionale, e quindi va disciplinato, non fermato: guai a parlare di numero chiuso”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine del convegno ‘Verso il G7 del turismo – turismo sostenibile, affitti brevi, diritto all’abitare: una sfida europea’ che si è svolto a Firenze.

Il governatore invoca “una regolamentazione sugli affitti brevi in una grande città come Firenze”, ma anche “una valorizzazione per indicare al turista la bellezza e la capacità attrattiva della Toscana: quello che può apparire un eccessivo flusso turistico su certe grandi città come Firenze, Pisa, Siena, Lucca, è bene orientarlo su tante belle realtà della Toscana che sono quelle di una Toscana diffusa che offre capolavori, scenari paesistici, capacità anche di vivere il turismo in modo diverso”.

Quindi, ha aggiunto Giani, “nella legge che portiamo in questi giorni in Consiglio regionale, che noi abbiamo presentato come giunta fin da aprile, la chiave è dare potere ai sindaci, perché ci può essere il sindaco come Sara Funaro che sente il bisogno di disciplinare gli afflitti brevi perché depauperano il centro storico; ma c’è il sindaco del paese della Toscana diffusa pur bello, che ha attrattive, ma è meno conosciuto, che invece gli affitti brevi li vuole incentivare, perché la casa ereditata dai nonni che non vendi, perché al massimo ci prendi 20mila euro, la puoi affittare con questa crescita del turismo diffuso, e può diventare una fonte di reddito, in quel caso è un fatto positivo. E’ molto importante da parte della Regione avere la capacità di affidarsi ai sindaci, che meglio leggono il territorio, per poter disciplinare gli affitti brevi secondo le opportunità”.

Sul tema della regolamentazione degli affitti turistici brevi “la mia richiesta è molto semplice: esiste già una legge speciale per Venezia, basta aggiungere ovviamente questa attenzione anche alla città di Firenze, per cui avere la possibilità di avere la legge per Venezia estesa alla città di Firenze”, ha ribadito Sara Funaro, sindaca di Firenze, intervenendo al convegno e annunciando che “con l’assessore Jacopo Vicini presenteremo il nostro piano per un turismo sostenibile con nuove regole contro il fenomeno dilagante delle keybox e altre azioni per una città sempre più a misura di chi la vive”.

Per l’ex sindaco Dario Nardella, eurodeputato Pd, “l’overtourism ha un impatto molto preoccupante sul mercato immobiliare, sui servizi, sulla qualità della vita dei residenti, sugli affitti. Considerate che l’overtourism e gli affitti turistici brevi hanno inciso per esempio sul mercato immobiliare, che in otto anni in Europa è aumentato del 48% in termini di costi a metro quadro, e anche in Italia c’è un aumento del 5% su base annua. Se guardiamo il terzo trimestre di quest’anno Firenze, come tante città d’arte, risente ancora di più di questi problemi, ed è questa la sfida che noi lanceremo ai grandi del G7, ai ministri del turismo riuniti a Firenze, cioè come investire su un turismo sostenibile, come legarlo anche a una politica a favore dei residenti”.

“Non siamo favorevoli a qualsiasi tipo di iniziativa che limiti il numero di case” in locazione breve, “perché riteniamo che ci debba essere la possibilità per un proprietario, che spesso non ha altre alternative, di provare a mettere la casa per un periodo temporaneo in questo settore turistico”, è invece la posizione di Michele Ridolfo, vicepresidente di Aigab, associazione che rappresenta i gestori professionali di affitti brevi, a margine del convegno. “In Italia ci sono 9 milioni di case vuote – ha spiegato -, 600.000 case su Airbnb, quindi per ogni casa su Airbnb ce ne sono 15 vuote. Si accusa il settore degli affitti brevi di togliere case ai lavoratori e agli studenti, quando la realtà è che il vero problema è il motivo per cui ci sono queste case vuote: questi numeri non sono solamente sulle montagne delle Alpi, ma nelle grandi città: a Firenze oggi 27.000 case vuote, e 10.000 case sui portali come Airbnb. Perché i proprietari le lasciano vuote? Perché il 60% degli affittuari è in ritardo sulle rate dell’affitto, e il 50% se ne va senza aver terminato di pagare tutte le rate. Il problema è la morosità. E’ giusto che ci siano leggi che tutelino gli inquilini, ma alla fine se poi questi non pagano il proprietario cosa fa? La lascia vuota”.

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