L’Abruzzo punta sulle ciclovie, 1000 km di percorsi riqualificati
04 Agosto 2025, 09:46
Oltre mille chilometri di percorsi ciclabili riqualificati, 69 comuni attraversati, tre grandi ciclovie connesse, 43 nuove stazioni di ricarica e servizi bike, 290 beni culturali e naturali visitabili lungo il percorso e più di 100 chilometri di percorsi ad accessibilità universale. Sono i numeri del progetto ‘Ciclovie d’Abruzzo – Alla scoperta della Marsica’, l’iniziativa, destinata a trasformare il turismo sostenibile nella provincia dell’Aquila presentato oggi nella sala conferenze dell’Unione dei Comuni Montagna Marsicana.
Il progetto, promosso dall’Unione dei Comuni con il supporto del Parco Sirente Velino e della Strategia Nazionale per le Aree Interne (Snai) Valle Roveto, Valle del Giovenco e Vallelonga, mira a definire un sistema integrato di percorsi ciclistici ed escursionistici. Con un budget complessivo di circa sette milioni di euro, l’iniziativa si pone come pilastro per lo sviluppo sostenibile del territorio.
“Abbiamo tutte le carte in regola e le potenzialità per fare bene – ha detto Settimio Santilli, presidente dell’Unione dei Comuni – perché questo è un territorio che merita di essere cosciuto per le sue bellezze e le sue peculiarità. Tutti i comuni della Marsica sono coinvolti. Il mio grazie va a tutti i sindaci che hanno creduto in questo progetto, a Chiara Storione dell’Unione dei Comuni e a tutto il team di lavoro”.
La rete cicloturistica sarà composta da tre ciclovie principali: la Ciclovia delle Valli, il Grande Anello Bike e il Cammino dei Briganti Mt. Questi percorsi si estenderanno dall’altopiano delle Rocche alla Piana del Cavaliere, dalla Valle Roveto alla Valle del Giovenco, e dai Parchi Nazionali, con la Piana del Fucino come fulcro centrale.
Luca Piccirillo della 1AX srl ha sottolineato come l’iniziativa “abbia messo a sistema tutto ciò che esisteva”. Alla presentazione sono intervenuti anche Gabriele Venturini, responsabile dello sviluppo del sito internet, e Davide Sorte otre ai sindaci Mirko Zauri (Pescina) e Antonio Cerasani (San Benedetto).