lunedì, 23 Dicembre 2024

Ecoturismo, Parco d’Abruzzo al top per i turisti italiani

I turisti stranieri invece preferiscono il Parco delle Cinque Terre

Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha presentato la bozza e il rapporto diagnostico per il processo di adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Il rapporto ha messo in luce che, dal 1980 al 1998, il turismo natura su scala nazionale ha rallentato la sua corsa a causa della crisi economica. Questa tendenza mette ancor più in rilievo i risultati del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise che continua ad essere il più richiesto dai turista italiano mentre il Parco delle Cinque Terre è quello più richiesto dai turisti stranieri. Secondo lo studio condotto dall'Osservatorio Permanente sul Turismo Natura è emerso che negli ultimi 6 anni, tra i TO domestici che operano in questo settore, il segmento più rappresentativo del turismo natura è stato quello dei ‘parchi-riserve naturali' a cui segue quello della ‘montagna'. Al terzo posto si trova il segmento ‘mare-parchi e riserve marine', cui segue quello ‘agrituristico' e quello del ‘turismo rurale'. Secondo il rapporto del Pnalm i problemi che affliggono il turismo in Italia sarebbero risolvibili con una risposta articolata, con una maggiore e concreta formazione del personale impegnato nel settore alla diminuzione dell'eccessiva pressione fiscale delle imprese turistiche. Alla luce di ciò il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ha deciso di intraprendere il percorso che mira all'acquisizione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), carta che manifesta la volontà delle istituzioni che gestiscono le aree protette e degli operatori turistici per favorire un turismo conforme ai principi dello sviluppo sostenibile. L'area Pnalm si dimostra sempre più funzionale al turismo, dimenticando quei fattori di plusvalore necessari a evitare che i giovani possano abbandonare i territori dove sono nati. La politica del Piano per lo sviluppo economico e sociale sembra essere unilaterlamente destinata a soddisfare le esigenze degli operatori locali nell'ottica del turismo sostenibile, dimenticando di fatto le esigenze delle popolazioni locali.

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