lunedì, 18 Novembre 2024

Matera, Basilicata Tour contro la tassa d’ingresso

Per operatori non si può far pagare al turista un servizio inesistente

Continua il dibattito sull’introduzione della tassa d’ingresso per i turisti che visitano Matera. A prendere parola sono gli operatori turistici di Basilicata Tour. “Può avere senso – affermano – chiedere ai visitatori di pagare per un servizio ad oggi inesistente? In piazza della Visitazione mancano i bagni, c'è un rudere pericolante, l'asfalto è ai minimi termini, le strisce pedonali invisibili, il sistema di drenaggio non funziona e mancano persino i cestini per i rifiuti. Senza parlare dell'assenza di un infopoint istituzionale. Come si fa – aggiungono –  a calcolare entrate nell'ordine di 250-300 mila euro rivenienti dalla tassa d'ingresso se il Comune di Matera non ha mai effettuato monitoraggi su base annua dell'afflusso di autobus e non esistono dati ufficiali? Nel nostro settore la parola d'ordine non è improvvisazione ma programmazione: i gruppi turistici che hanno prenotato una visita a Matera già molti mesi fa, accettando i nostri preventivi (che ovviamente non facevano riferimento alla tassa d'ingresso), saranno tenuti al pagamento della tassa d'ingresso? E in quale misura? Il Comune di Matera farebbe bene a dare subito delle risposte, perché se dall’1 settembre gli ignari TO italiani e stranieri in visita a Matera saranno multati, l'amministrazione dovrà far fronte ad una valanga di ricorsi. Forse – concludono – varrebbe la pena riconsiderare la tassa, per evitare che quest'ultima si trasformi in un boomerang per gli operatori turistici e per la stessa amministrazione”.

 

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