Matera, capitale europea della cultura 2019, e La Valletta, capitale europea per il 2018, saranno unite fino a novembre dalla mostra ‘Mediterraneo in chiaroscuro’, che raccoglie opere degli artisti del Seicento esposte nei musei maltesi e italiani.
L’evento, sostenuto dalla Fondazione ‘Matera-Basilicata 2019’, sarà inaugurato domani sera a Palazzo Lanfranchi. È stato presentato nel corso di una conferenza stampa dai direttori del Polo museale di Basilicata, Marta Ragozzino, e del Muza di La Valletta, Sandro De Bono. La mostra, organizzata in quattro sezioni, comprende 9 dipinti delle collezioni ospitate a Palazzo Lanfranchi, e in prevalenza della Collezione ‘Camillo D’Errico’, 4 provenienti da Malta e due da Roma, da Palazzo Barberini, dove di recente è stata allestita una mostra con opere maltesi.
A Matera sono presenti capolavori relativi a un periodo della storia d’Europa e del Mediterraneo che coinvolse Malta, Roma e il vicereame del quale faceva parte Matera fin dagli inizi del Seicento, quando prima Caravaggio e poi Mattia Preti si trasferirono a Malta. Nelle sezioni sono presenti opere di soggetto diverso, in prevalenza su tema religioso, di Jusepe de Ribera, messo a confronto con opere di De Haen e Van Somer, di Aniello Falcone a confronto con quadri di Matthias Stomer, di Mattia Preti e di Francesco De Mura con l’opera ‘Allegoria della nobiltà dell’ordine di Malta’.