La sezione Turismo di Confindustria Reggio Calabria, guidata da Giuseppe Nucera, continua la sua battaglia contro l’abusivismo. “Nel corso degli ultimi mesi – spiega Nucera – il fenomeno dell’abusivismo sembra davvero aver assunto contorni allarmanti. Lo dimostrano le numerose segnalazioni pervenute alla nostra associazione. In città e, più in generale, nel territorio provinciale, esiste un universo di soggetti, associazioni e realtà di varia natura, che di fatto offrono servizi di assistenza e organizzazione per turisti, viaggiatori e normali cittadini. Il tutto in assenza di qualsiasi licenza o regolare autorizzazione – spiega Nucera – La situazione è particolarmente grave poiché si ripercuote negativamente su un intero segmento della nostra economia locale. L’abusivismo presenta notevoli rischi per gli utenti che, di fatto, affidano i loro viaggi, i loro spostamenti e le loro vacanze, a persone che non sono qualificate a svolgere la professione di operatore turistico”.
L’abusivismo colpisce anche uato il settore del turismo religioso.
“In questo contesto nei giorni scorsi ho voluto incontrare Alda Modafferi, segretaria della Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali, al fine di concertare una strategia unitaria e condivisa per informare e sensibilizzare gli utenti, i gruppi e le associazioni circa la presenza di questi circuiti totalmente illegali e insicuri – aggiunge Nucera – Monsignor Giuseppe Fiorini, Arcivescovo di Reggio Calabria–Bova, si è espresso in modo molto chiaro con riferimento alla necessità che i parroci del territorio si affidino ad adv e professionisti qualificati e regolarmente abilitati, nell’organizzazione di viaggi ed eventi in ambito religioso per fedeli e pellegrini. Adesso l’auspicio – conclude Nucera – è che su questa vicenda ci sia una risposta forte e netta anche da parte delle autorità preposte”.