È dovuto al caro- prezzi il -30% di presenze turistiche nella regione nel periodo estivo. Ne è convinto il presidente del gruppo Italia dei Valori in consiglio regionale, Maurizio Feraudo che ha aggiunto: “Non è concepibile pagare 1.50 euro per una bottiglietta di acqua in un bar. Una cosa del genere succede a Sibari, ma anche altri luoghi della regione non sono da meno. Il calo delle presenze – dice Feraudo – è ritenuto tra i peggiori degli ultimi anni ed è dovuto sia all'aumento dei prezzi, alla mancanza di denaro che le famiglie soffrono, ma anche alle condizioni del mare, quello del Tirreno in modo particolare”. Al riguardo, Feraudo se la prende con la politica sul turismo fatta in questi ultimi anni. “Le questioni aperte, lo si sa, sono sempre le stesse: il mare particolarmente sporco sul Tirreno, e alle volte anche lo Jonio non scherza, e l'insabbiamento dello Stombi a Sibari, dove i famosi Laghi sono tutt'altro che famosi, sono ormai l'ombra di ciò che è stato questo posto per tanti anni. Sul Tirreno – sottolinea Feraudo – non funzionano i depuratori, sullo Jonio chi ha la barca a Sibari non puo' utilizzarla. E meno male che ci sono operatori turistici che investono, spendono, creano posti di lavoro, anche se solo stagionali”.