Ritardo di 10 ore su volo Lamezia-Milano: risarcimento per i pax
24 Giugno 2025, 11:45
I passeggeri del volo Ryanair FR1437 in partenza dall’aeroporto di Lamezia Terme e diretto a Milano Malpensa, hanno vissuto “un’odissea con il volo partito con oltre 10 ore di ritardo tra problemi tecnici e scarse informazioni ai viaggiatori”. A denunciare il caso RimborsoAlVolo, società specializzata in trasporto aereo e assistenza ai passeggeri, che ha ricevuto le richieste di aiuto degli utenti bloccati ieri in aeroporto.
“Arrivati presso lo scalo di Lamezia Terme – è scritto in una nota – i passeggeri del volo in questione, la cui partenza era prevista per le 13.40 di domenica 22 giugno, scoprono che, a causa di un non meglio specificato problema tecnico, la partenza sarebbe stata posticipata. Passano le ore tra attese estenuanti, stress e scarse informazioni, e finalmente, solo alle 00:01 i viaggiatori riescono a decollare, arrivando all’aeroporto Malpensa alle 1.34, con 10 ore e 4 minuti di ritardo rispetto all’orario previsto”.
I viaggiatori coinvolti “nel disservizio – afferma RimborsoAlVolo – possono tuttavia attivarsi per far valere i diritti riconosciuti dalla normativa europea, ed ottenere il risarcimento economico previsto dal Regolamento Ce 261/2004. In tutti i casi in cui un volo viene cancellato o subisce un ritardo prolungato, la compagnia aerea ha l’obbligo di garantire assistenza ai passeggeri sottoforma di pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa, sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti, trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa, due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica. Se l’assistenza non viene garantita e il passeggero ha dovuto pagare i pasti, le bevande, i taxi o gli hotel, la compagnia aerea deve rimborsare le spese sostenute, purché ragionevoli e appropriate”.
In caso di cancellazione o quando i passeggeri raggiungano la destinazione finale con un ritardo all’arrivo pari o superiore alle 3 ore rispetto all’orario di arrivo pubblicato, “scatta la compensazione pecuniaria il cui ammontare dipende dalla tratta aerea: inferiore o pari a 1500 km 250 euro; compresa tra 1500 e 3500 km 400 euro; superiore a 3500 km 600 euro”.