Obiettivo: valorizzare il parco nazionale del Pollino. E’ per questo che il sito ambientale è stato inserito nel piano che prevede l’impiego dei fondi del Poin, il Programma operativo interregionale. “Valorizzare il parco e le sue aree d’accesso naturali, migliorando anche le infrastrutture e i servizi di queste zone – spiega l'assessore al Turismo Damiano Guagliardi – significa stare in linea con un turismo attento alle bellezze paesaggistiche e storico – culturali, che oggi va per la maggiore, e per il quale la Calabria ha una spiccata vocazione naturale”.
Il parco ospita antichi borghi conservati nel tempo, chiesette arroccate sui monti, una riserva verde fatta di fiumi, cascate e canyon e sentieri da percorrere.
“In questa zona esistono giacimenti archeologici che risalgono al paleolitico e al neolitico – afferma l'assessore al Turismo Damiano Guagliardi – che sono unici e in quanto tali vanno valorizzati, penso a un gioiello come la Grotta delle Monache, recentemente scoperta nel comune di Sant'Agata d'Esaro, dove sono stati rinvenuti utensili dell'età della pietra”.
Insieme al parco nazionale del Pollino, la Regione Calabria ha candidato all’accesso ai fondi comunitari anche i due poli del parco della Sila e del parco dell’Aspromonte.
Insieme al parco nazionale del Pollino, la Regione Calabria ha candidato all’accesso ai fondi comunitari anche i due poli del parco della Sila e del parco dell’Aspromonte.