Che l’enogastronomia stia sostenendo l’economia della Calabria appare evidente, ma per imporsi sui mercati nazionali, europei e mondiali i prodotti devono rispondere alle istanze di un’utenza sempre più esigente. Di questo tema si è parlato durante un incontro organizzato da ONAS Nazionale, patrocinato dalla Cciaa di Viterbo, alla presenza dei rappresentati di ONAS Calabria (ambito Salumi), dell’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria e dell’Università della Calabria che, peraltro, per l’Anno Accademico 2018-2019, ha attivato un master in ‘Qualità e Sicurezza nell’Industria alimentare (Qua.S.I.A)’ presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale (DIMEG).
Questi soggetti sono impegnati nel promuovere un’immagine della Calabria diversa dagli stereotipi comunemente diffusi.
La presidente nazionale dell’ONAS, Bianca Piovano, artefice insieme al professore Giovanni Mirabelli dell’idea del master in ambito agroalimentare, ha sottolineato come siano grandi le potenzialità dei diversi territori se puntano soprattutto sulle risorse endogene (enogastronomia, ambiente e turismo) e come la Calabria, grazie a questo punto di vista, detenga un notevole e inesplorato ‘appeal’.
Obiettivo del master è formare tecnici ed esperti che, partendo dalla conoscenza delle materie prime utilizzabili per realizzare un alimento, abbiano contezza e conoscenza dei cicli di lavorazione interni, con la capacità di interfacciarsi con i principali attori della filiera produttiva.
Il master in ‘Qualità e Sicurezza nell’Industria alimentare (Qua.S.I.A)’ si caratterizza per l’implementazione di un percorso formativo teso a rafforzare le competenze tecniche (processi di lavorazione), le competenze chimico, fisiche, biologiche e nutrizionali, le competenze di natura gestionale e gli aspetti sensoriali.
Nasce da qui la collaborazione con ONAS (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Salumi) e altri soggetti che si muovono con specifiche e diverse competenze nel mondo delle produzioni agroalimentari.
Intraprendere la strada della valorizzazione delle produzioni tradizionali, tema sul quale si batte da anni l’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche della Calabria, soprattutto rispetto agli aspetti tecnologici nei quali la Calabria sconta ancora un gap importante, è un elemento fortemente strategico per la conquista di nuove e maggiori fette di mercato.