sabato, 27 Aprile 2024

Cittàslow e Comune di Amalfi insieme contro l’overtourism

Cittaslow, Rete internazionale delle Città del Buon Vivere, affronta il fenomeno dell’overtourism a fianco della Cittaslow di Amalfi, della Regione Campania e dei sindaci della Costa d’Amalfi. La proposta apre la strada a livello nazionale per una modifica del Codice della Strada a favore di aree a traffico limitato ZTL territoriali dove serve.

“C’è un limite a tutto, al troppo poco turismo che spegne le aree interne ma anche all’eccesso di successo turistico, quando diventa controproducente e insostenibile sul piano ambientale e sociale. Le Cittaslow italiane hanno da sempre messo al centro la comunità locale delle città che deve essere viva, resiliente e capace di futuro: questo non significa per le amministrazioni e i cittadini subire i processi ma piuttosto saper indirizzarli verso il ‘buon vivere’ per tutti”, ad affermarlo Laura Pernazza, sindaco di Amelia e Coordinatore di Cittaslow Italia, spiegando in Assemblea ai consoci le motivazioni dell’appoggio alla mozione del Comune di Amalfi, in prima fila con 14 comuni della Costiera contro il soffocamento da ‘overtourism’.

“Quando Cittaslow per prima in Italia 25 anni fa pose il principio fondante del ‘senso del limite’ – spiega il presidente di Cittaslow Internazionale e sindaco di Asolo, Mauro Migliorini – interpretò in modo lungimirante la contemporaneità tracciando una linea guida basata sullo ‘sviluppo slow’ che oggi è al centro dell’attenzione di tutti: essere Cittaslow significa certo contrastare la desertificazione sociale e l’abbandono dei luoghi più distali con nuove forme economiche e turistiche basate sull’esperienza e la destagionalizzazione, ma al contempo significa anche, come nel caso di Amalfi, Positano e dei comuni della Costiera, saper preservare l’anima delle città, senza snaturare i luoghi e l’esperienza del turista viaggiatore”.

Il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, supportato dal movimento delle Cittaslow Italiane, propone una modifica al Codice della Strada a livello nazionale, adottando l’estensione della normativa riferita alla Ztl anche ad ambiti intercomunali e strade extraurbane. “Questo cambierebbe in positivo le sorti del nostro territorio – scrivono in un documento i sindaci della Costiera Amalfitana – da anni, infatti, siamo impegnati a proporre e adottare provvedimenti volti al contingentamento del traffico lungo la strada statale 163 Amalfitana, unica arteria di collegamento tra i centri marittimi di un comprensorio ad altissima vocazione turistica, una strada che ancora oggi ricalca il tracciato storico e le sezioni della mulattiera inaugurata a metà Ottocento”.

Cittaslow promuove “la messa in valore di quello che si è e di quello che si ha, senza autodistruggersi” e l’overtourism a ben vedere è una forma di autodistruzione delle città.

Dopo un anno circa dall’inizio dello studio-proposta, il piano per una ZTL territoriale sta arrivando in dirittura d’arrivo anche livello parlamentare grazie ad uno sforzo congiunto di sindaci, enti e istituzioni e all’impegno del Sottosegretario Tullio Ferrante che così si esprime sul punto: “resto fortemente impegnato nel far approvare, nell’ambito della riforma del codice della strada, l’estensione della Ztl al di fuori dei centri abitati laddove, per ragioni di sicurezza della circolazione o a fronte di particolari esigenze di tutela della salute o alla luce di particolari conformazioni paesaggistiche di un territorio, tale strumento si dovesse rendere necessario. Tale misura potrà essere disposta dalla Regione, sentiti i prefetti e gli enti proprietari e gestori della strada interessata.”.

 

La proposta se approvata aprirà una nuova strada tecnico-legale per tutte le aree urbane e non nel nostro paese sottoposte a fenomeni di overtourism: l’obiettivo è combattere e scongiurare gli effetti pesantemente negativi del fenomeno, come la desertificazione sociale, la gentrificazione dei centri storici e di alcune frazioni, la divaricazione insostenibile tra risorse e servizi, la diminuzione della qualità dell’ambiente, della biodiversità e più in generale della qualità della vita per abitanti e ospiti, il conflitto turista/abitante, alcune forme di speculazione edilizia e sui fitti che esodano dai centri cittadini famiglie, giovani e anziani, ecc.

La proposta oggi all’attenzione del Parlamento è frutto di una approfondita politica messa in atto dal Comune Cittaslow di Amalfi all’interno del proprio Piano strategico del turismo per Amalfi. Il Piano “mira a riposizionare la città sul mercato turistico nazionale e internazionale, affrontando al meglio la transizione post Covid all’insegna della sostenibilità e del “buon vivere”.

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