Apre di nuovo le porte al pubblico la Casa del Bicentenario, nel Parco archeologico di Ercolano. Dopo la chiusura nel 1983 dovuta a dissesti di ordine strutturale, il taglio del nastro con Dario Franceschini, ministro di Beni Culturali e Turismo, per una delle domus più sontuose dell’antichità, nel Decumano Massimo.
La domus è detta del Bicentenario perché è stata portata alla luce durante gli scavi condotti nel 1938 dall’archeologo Amedeo Maiuri, a duecento anni esatti dall’avvio ufficiale degli scavi borbonici della città di Herculaneum avvenuti, nel 1738. Ai visitatori oggi si sono aperte le porte di alcuni ambienti della domus di età Giulio – Claudia. Sita a pochi passi dal Foro e dal Teatro, la Casa del Bicentenario si sviluppava su 3 piani per una superficie totale di 600 mq. A raccontarne la storia e le trasformazioni nel tempo sono il pavimento e le pitture raffinate del tablino, il ritrovamento di un pannello di porta con grata scorrevole carbonizzato e la scoperta di tavolette cerate in un ambiente al piano superiore della casa, la cui lettura avrebbe poi offerto molte conoscenze sugli abitanti dell’epoca.
La riapertura al pubblico della Casa del Bicentenario è il frutto di una stretta collaborazione tra Parco archeologico di Ercolano, Parco archeologico di Pompei, Herculaneum Conservation Project e Getty Conservation Institute. ”Questa riapertura è solo una parte di un percorso che è cominciato da qualche anno e che continuerà per molto tempo e che contiene in sé molte delle cose che sono state oggetto della riforma dei beni culturali, dei musei, dei parchi archeologici – ha detto Franceschini – La collaborazione con un privato della forza e dell’importanza della Fondazione Packard, iniziata 20 anni fa – ha aggiunto – è un modello per molti altri siti archeologici e musei”. All’inaugurazione hanno partecipato il DG del Grande Progetto Pompei, Mauro Cipolletta; il DG del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna, il direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano; il sindaco del Comune di Ercolano, Ciro Bonajuto; il presidente dell’Istituto Packard Beni Culturali, Michele Barbieri; il responsabile dell’Herculaneum Conservation Project, Jane Thompson e per il Getty Conservation Institute, conservatore restauratore Leslie Rainer.